mercoledì 9 maggio 2012

Belmonte Piceno: i Postumi.

Tempo fa LA TOSSE GRASSA si esibì in uno spettacolo clandestino tenutosi nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. E già la cosa era assurda così. Ma in quella occasione incontrai il Vescovo Teodoro, un uomo a cui pochi giorni prima feci pisciare sotto il cane, che mi propose un piano diabolico che subito accettai. In un minuscolo paesello del profondo fermano si celebra una manifestazione religiosa tradizionale, di quelle con tanto di processione, estrazione della tombola, ruota della fortuna, agnelli signori, e cose così. Io sarei stato invitato a suonare in una grotta, una autentica grotta, come 'contromanifestazione'. Per questioni logistiche (tipo "come diavolo trovare parcheggio?") si decise di fissare l'evento il giorno successivo, venerdì 4 maggio. La manifestazione religiosa da profanare è questa misteriosa Esaltazione della SS. Croce in Ribalta, e mi hanno anche dato in pasto il santino originale da modificare, con tanto di preghierina sul retro. Mai un invito alla blasfemia fu così ricco! La località invece è Belmonte Piceno (FM), comune di 670 anime, di cui 4 spentesi per varie cause (da vecchiaia a decrepitudine estrema) proprio nei giorni precedenti lo spettacolo. Fate voi i conti.


I preparativi sono lunghi e intensi. Il Vescovo Teodoro realizzerà per noi ben due teaser dell'evento coinvolgendo due miei detrattori: il facinoroso Dino e la mefistofelica Gina. Teaser che potete rimirare anche voi cliccando sui loro nomi. Io passo notti insonni a pensare come celebrare il rito, alla fine ruberò tutte le idee al culto concorrente più in cima alle classifiche: Chiesa Cattolica, Rito Romano. (mentre scrivevo queste righe mi è zompata la corrente, cosa vorrà dire?) Ora c'è da nominare i chierichetti: il Radical Macabre Tanzkommando da convocare per l'occasione. Il neo-tanzkommander Ticà, tutto sommato un uomo castigato e impressionabile, ci tiene a partecipare. Un po' mi preoccupo per la sua salute (ebbene sì, di tanto in tanto da Tiranno Totale mi trasformo in Sovrano Democratico) ma accetto confidando nella sua tecnica segreta che lo manda in trance agonistica e/o agonizzante che dir si voglia, trasformandolo in uomo lupo all'occorrenza. L'altro sarà il redivivo "Masoschiavo", reduce da un corso di aggiornamento in Friuli. Ci procuriamo il nostro incenso (deodorante per la casa da due soldi, gusto lavanda, perché è viola), il nostro vino da combattimento e delle pistole per l'acqua santa e partiamo alla volta di Belmonte, dove troveremo un minaccioso trattore a bloccarci la strada, senza la minima intenzione di spostarsi da lì. Forse lo usano al posto del cartello "Benvenuti a Belmonte Piceno".

 
Il Vescovo Teodoro ci raggiunge e ci porta a Proerbio, il quartier generale della resistenza locale, che altro non è che una stanza a casa de uno, decorata con blasfemie varie contro il comune senso del pudore, contro lo stato, contro la gerarchia ecclesiale, contro il tradizionalismo più ottuso. Mi sento a casa. Vino, ossa e bestemmie gli ingredienti principali. Trittico che raramente mi si è presentato al di fuori di una setta black metal, e la cosa non mancherà di turbarci. Tuttavia adottiamo un femore per lo spettacolo (vedi foto). Copiosa magnata offertaci dalla comunità locale: tagliatelle, salame, dolciumi e ossi. Poi si va a spaventare uno dei due bar del posto (l'altro guarda caso è chiuso per lutto), ma con scarso successo: saranno loro a spaventare noi. Sotto Proerbio c'è, ovviamente, Sub-Proerbio, l'autentica grotta con umidità catacombale mai bonificata laddove si svolgerà lo spettacolo. Prepariamo la scena con ceri funebri, leggii trafugati dal cimitero locale e la Sindone de La Tosse Grassa appesa sulla parete che sarà alle nostre spalle. Comincia ad assieparsi pubblico proveniente da tutti i punti cardinali. Poveretti. Siamo pronti per iniziare, e l'atmosfera è caldissima. Sono tutti ubriachi oltre il livello di guardia e invece di applaudire gridano bestemmie. Porcoddìo del Degrado aiutaci tu.


Il concerto è strutturato come una messa vera e propria, secondo la scaletta gentilmente suggeritaci dalla Santa Romana Chiesa. Naturalmente non è una situazione ripetibile in nessun altro dove, ci vuole un luogo opprimente e lugubre ed un pubblico decisamente psicopatico, come quello di Sub-Proerbio era. Altrettanto irripetibile è l'esecuzione dell'"Inno Al Porcoddìo Del Degrado", realizzato ad hoc per la situazione e che potete vedere nel preziosissimo filmato che abbiamo messo qui sopra. All'improvviso assistiamo ad un raro caso di possessione angelica: una tossina perde il controllo del proprio corpo e ci attacca! Cercando di impedirci di proseguire il rito. Dovremo esorcizzarla a colpi di sborra. Seguiranno numerose Comunioni ("Beviamo.") e soprattutto il tanto atteso "Scambiamoci un segno di pace" (l'Orgia). In conclusione dopo un paio di bis l'euforia era alle stelle, la gente si rotolava per terra ululando (compresi i nostri tanzkommander), eravamo tutti un passo più vicini all'Inferno e il Vescovo Teodoro vomitava di gusto. Però nessuno ci ha fulminati. Perché eravamo già sottoterra. Dopo essermi a lungo ritirato in preghiera con una Fedele eravamo pronti per tornare a casa lasciandoci alle spalle morte e distruzione. Sul nostro percorso incontreremo tassi, istrici e plenilunii, ma torneremo vivi.






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