lunedì 11 giugno 2012

Trodica di Morrovalle: i Postumi.

Madonna, è passato quasi un mese, di rado mi faccio attendere così tanto per dei postumi (sempre se ne ho reperti: se non ne ho state aspettando invano!). Ma va bè, sono stato in viaggio, la bella stagione, l'incendio al granaio, le cavallette... E insomma eccomi qua in differita a raccontarvi della calata de LA TOSSE GRASSA nella ridente valle di Trodica di Morrovalle (MC)! Bizzarro borgo con più estetiste che bar, e infatti anche il più insospettabile cittadino del posto ha le sopracciglia rifatte. Probabilmente anche Carnuà, aka Jon Tanfo, frontman della punk rock band Farmacia Comunale, nonché oste del neonato pub Drunk In Public, sorto nel proprio garage, che come insegna ha un televisore a tubo catodico sintonizzato sul nulla con sopra la scritta "Open" composta con del nastro isolante nero. Ben più visibile l'insegna dell'adiacente coiffeur Piero e Gigi, uno dei quali dovrebbe essere papà Tanfo, almeno così mi dicono. Comunque, avendo saputo che il soggetto in questione ha aperto questo pub subito mi appresto a contattarlo, quand'è che all'improvviso mi precede cogliendomi di sorpresa, ricordo, mentre stavo preparandomi ad umiliare le altre band in concorso per la finale di Italia Wave - Marche: "Ho saputo che il soggetto in questione ha un progetto musicale chiamato La Tosse Grassa, lo voglio nel mio pub!". E sia, data fissata per venerdì 18 maggio.


Non manca che reclutare il Radical Macabre Tanzkommando per l'occasione, e la scelta cadrà su due ggiovani: il mio quasi coetaneo Breezer e il debuttante Nfo, che di giorno porta ambulanze mentre la notte ci si carica da solo. Pronti per la partenza io e Breezer ci lanciamo alla volta dell'esotica località di Trodica, Nfo invece ci raggiungerà più tardi accompagnato dalla sua groupie personale. Arriviamo sul posto, che naturalmente non vediamo affatto, però vediamo l'insegna di Piero e Gigi e, soprattutto, l'inconfondibile cresta glow-in-the-dark del proprietario del pub che armeggia con tavoli e panche e pertanto ci indica che siamo arrivati. Parcheggiamo, saluti e baci e diamo uno sguardo al posto. E' grande quanto camera mia, solo che al posto delle cataste di libri, dischi e sex toys c'è gente che beve e la barista figa. I poster dei gruppi punk invece ce l'ho pure io. Più o meno. Bene, mi sembra che siamo pronti per magnà. E subito mamma Tanfo ci procura pasta al fumè abbondante per tre (anche se siamo in due) accompagnata da un robusto vì de casa, che apprezzo in gran quantità. L'arrivo dal cielo del nostro fotoreporter roditore Abigail de Tago Mago ci salva la vita, dato che si unisce al nostro desco e si magna un po' di quel ben di dio. Bene, mi sembra che siamo pronti per digerire.


Facciamo il giro dell'isolato e andiamo a prenderci il caffè in un circoletto gestito da un giocatore di una squadra di calcio marchigiana abbastanza in forma, e subito Breezer se ne innamora. Dovete sapere che la domenica pomeriggio il nostro Breezer ha il viziaccio di commentare in diretta le partite di calcio della regione, per cui questo bel maschione se lo vede sempre passare davanti ma non gli si è mai dichiarato. Stasera carramba!, è il momento. Io e Abigail ce ne andiamo di soppiatto lasciando i due a cinguettare e ce ne andiamo a farci il coffee slayer in un posto meravigliosamente truzzo che si situa proprio nell'incrocio che è anche il centro storico di Trodica, un bar chic che due anni fa fu anche teatro di una interessante rassegna di musica d'avanguardia... Uno scherzo della natura. Ora tutto è nella norma: si ascolta in eterno house distorta, perché le casse non reggono. Una ciambellina al vì cotto e torniamo al Drunk In Public a vedere che aria tira. Ritroviamo Breezer tutto scapecciato e Nfo, che nel frattempo era arrivato, oltre ai primi esemplari di pubblico: alcuni cultisti già noti, tanzkommander in libera uscita e qualche nuovo adepto che stasera verrà battezzato. Tra questi una vecchia gloria della scena proto-punk locale che ci racconta di quando ha fatto la Resistenza ma che poi non vedremo più. Gli avremo fatto così cagare? Probabile.


Bene, mi sembra che siamo pronti per lo spettacolo. Nel frattempo prima tra un bicchiere e l'altro avevamo anche fatto il soundcheck, tutto a posto, per cui si parte subito a bomba uscendo dalla porta accanto: il nostro camerino stavolta era l'atrio di casa Tanfo! Tutto scorre liscio, devo ammettere che Breezer con l'esperienza piano piano diventa più sciolto, ma non è vero. Nfo pure, per essere la sua prima volta si è difeso egregiamente, come dimostra il suo entusiasmo immortalato nelle foto. Il pubblico è diviso tra gente che canta a squarciagola i testi a memoria (mentre io su certi ancora m'impappino) e individui locali che mai prima avevano assistito a una roba del genere e ci guardano con gli occhi sgranati interrogando il vicino: "ma ha bestemmiato davvero?". In fondo all'aula ci sono alcuni metallari divisi anche loro: qualcuno fa headbanging in segno di approvazione altri scuotono la testa in segno di disapprovazione. Ma suvvia, non si può piacere a tutti, mi basta tua sorella. Il concerto finisce e subito subito prima di rilassarci il pubblico feroce ci richiama perché vuole riascoltare "Burzum Due". Li accontentiamo e poi ci andiamo a cambiare. Ci facciamo un'ultima bevuta dopodiché salutiamo tutti e ce ne andiamo. Dimenticandoci Breezer e una cintura.







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