domenica 2 settembre 2012

LA TOSSE GRASSA censurata a Modena

Ieri sabato 1 settembre LA TOSSE GRASSA era a Modena per partecipare all'evento "In Libro Veritas", il cui ricavato sarebbe stato versato a sostegno di una delle biblioteche di Modena danneggiate dal sisma che è attualmente inagibile [alla fine sono stati versati 650 neuri, mi fanno notare]. Tale evento si svolgeva presso il Teatro Tempio, struttura su cui grava una fortissima influenza della Chiesa. La Santa Romana Chiesa.


Libere associazioni.
Parole che associo al sostantivo 'Libro':
Arte, cultura, letteratura, pluralismo, sapere, Voltaire, comunicazione, espressione, libertà, verità.
Parole che associo al sostantivo 'Chiesa':
Potere, presunzione, arroganza, prepotenza, pedofilia, guerra santa, inquisizione, oscurantismo, tenebre.

Potevo già intuire che qualcosa sarebbe andato storto. Infatti avevo scommesso una birra con me stesso. Ora mi tocca berla.

Già l'eco delle mie gesta (Il Carlino di Macerata va forte su a Modena) aveva raggiunto l'organizzazione ("mi fai perdere il posto!"), ma per una scaletta di 20 minuti non ho problema a selezionare i brani più 'castigati' per non provocare troppi guai. Questo vuol dire però comunque "Padre Mostro" e comunque "Burzum Due", però!

Giunto lì mi viene fatto notare che i gestori del posto sono ulteriormente preoccupati dalla t-shirt con cui mi sono presentato.


Poco diplomatica forse, ma non volevo dare un'impressione sbagliata di me.

Il souncheck è in estremo ritardo (cioè, non si farà affatto) perché fino alle 19,30 c'è una funzione religiosa (indovinate di quale religione) in una sala lì a fianco, e pertanto non si muova né una mosca né una foglia. I concerti però dovevano iniziare alle 19,00. Ohibò!
Indovinate qual è l'artista posto in apertura, l'unico che non ha fatto lo smorfiosetto per avere il primo turno? Bravi, indovinato. Quindi mi accingo a prepararmi, avrei cominciato proprio con "Padre Mostro", per la par condicio.




Ero quasi pronto per iniziare quando una pettoruta gestrice del bar del teatro mi fa convocare.

Mi fanno delle domande, dò delle risposte.

In breve, fissando la mia maglietta, mi fa capire che, data l'influenza pontificia su quel luogo, "certi contenuti non devono passare". E fortuna che non sapeva nulla della forma!
Quindi, fissando le sue pocce, le spiego che in tal caso non mi esibirò. Moderarmi non è un'opzione prevista.

Poi Gesù mostrerà la sua disapprovazione rovesciando litri e litri d'acqua piovana sull'evento.

Rimango comunque a godermi gli altri spettacoli, probabilmente con testi carichi di oscenità ma espresse in lingue sconosciute alle Tenebre, e a bere (comprando alcool altrove, naturalmente). Eccomi ritratto con un amico e il boccione che ci siamo scolati.


Libertà di culto, libertà di espressione.
Non è più il caso di darle per scontate.

Grappa cinese 1 euro.





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