lunedì 27 febbraio 2012

Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri": i Postumi.

Il Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri" di Jesi AN, per gli amici Circolo Anarchico, è un punto di riferimento per tutta la cultura antagonista marchigiana ma non solo, per cui come non accettare all'invito di portarci uno spettacolo de La Tosse Grassa?? Ok, in realtà abbiamo insistito noi come la morte, ma alla fine il fatto è che ci siamo aggiudicati questo concertino di merenda per domenica 26 febbraio, come mio regalo di compleanno!
Sappiamo che negli ultimi tempi il circolo ha cambiato location, quindi studiata la nostra mappetta arriviamo sul posto e troviamo un signor portone col cartello del centro studi, ohibò, robe grosse! Suoniamo e ci aprono, al che scopriamo che l'ingresso per le festicciole è da un'altra parte, ma chi se ne frega, li prendiamo da dietro, come piace a noi.


Insieme a noi quella sera suonano anche i punk/industrial osimani Doping, bella gente, pure loro. Adesso però tocca decidere chi suona prima, e visto che il Centro Studi Libertari "Ponzio Pilato" se ne lava le mani dobbiamo deciderlo noi. Parte il flusso di coscienza. Gentearriveràpernoitroveràspettacoloiniziatomasesuoniamodopopoinonriesconoadandareallaltroconcertoalreasonanzepoinoidovemoandàamagnàamagnàamagnàallarincroccaavemopureprenotatocomefamopoisequestisonanoprimadinoicemannanoviaatuttinopercaritàfamoprimanoioknoninsisto!
Suoniamo prima noi. Però ora tocca correre a bere! Non sarà un problema.
Quando torniamo sul posto non c'è anima viva, ma è ora, dobbiamo iniziare.
Andiamo a cambiarci nel nostro camerino: abbiamo preteso una biblioteca con testi dell'800 per far meglio traspirare la nostra pelle. Quando arriviamo in sala per iniziare è già pieno! Ma dove v'eravate nascosti tutti??

Non abbiamo troppo tempo a disposizione per cui le chiacchiere sono poche e tagliamo via un paio di pezzi dalla scaletta, ma siamo in forma, sarà per la sbornia del giorno prima ma il Sommo e il Radical Macabre Tanzkommando, stavolta rappresentato da Tosi e "Masoschiavo" danno il meglio: sudore, follia, passione e interazione coi cani. Pubblico attento, partecipe e preparato, cioè, nel senso che almeno non c'hanno menato e nessuno è scappato via inorridito. Certo, non si avvicinavano nemmeno troppo volentieri, ma forse quello è per via della carogna a forma di pelliccia che mi portavo addosso.
Terminato il nostro show cominciano a spippolare i Doping e, come da programma, la gente comincia a scappare via. Diciamo che non fanno esattamente easy listening. Non che noi siamo tutto sto 'amabile', però come sfollagente sanno il fatto loro!

Scappiamo via anche noi, ma non per colpa della band bensì dei morsi della fame. Ci aspetterà infatti un lungo itinerario che ci porterà a sbranare carni ultraspeziate in un ristorante jesino che avevamo puntato da un bel po', dove passiamo il tempo a incendiarci il palato e litigare sui retrogusti dello zenzero, dopodiché tappa a salutare gli amici del Reasonanz nonché i musici del concerto che ci siamo persi causa cannibalismo incontrollabile. Vabbè, Ciao!





sabato 25 febbraio 2012

LA TOSSE GRASSA in semifinale per ITALIA WAVE - MARCHE

Facebook pare non tollerare il mio farmi propaganda per questo concerto, per cui prima che mi censurino di nuovo salvo qui tutto ciò che c'è da salvare (certo, può anche essere soltanto un malfunzionamento, ma io naturalmente sò anche paranoico, non ci facciamo mancare nulla).


Praticamente LA TOSSE GRASSA è stata selezionata dalla giuria di Italia Wave - Marche, e pertanto accede alla semifinale che si terrà venerdì 2 marzo al Mamamia di Senigallia AN.

Eseguirò soltanto tre brani, ma l'ingresso è gratuito con consumazione obbligatoria, e dato che tanto berreste comunque, venite in massa, organizzate curriere, mostrate il vostro suppovt!
Che c'è il rischio che mi mandino in finale. Anche perché se non vado in finale come faccio poi a vincere??

Oltre a me suoneranno tre gruppi spalla prima di me e tre gruppi spalla dopo.
Questa la scaletta dettagliata:

21,30 - martin kleid
21,50 - need her liver
22,10 - nefesh
22,30 - LA TOSSE GRASSA
22,50 - home by three
23,10 - loose
23,30 - l'armata brancaleone

Puntuali, eh!





NYese: i Postumi.

Rrecanati (co' ddu ere) è il mio paese natale, per cui la riuscita di un concerto de LA TOSSE GRASSA è abbastanza scontata, quindi anche un locale di un certo tono e un certo livello come il NYese ha deciso di fare il grande passo e sprofondare nel fango insieme a noi, ospitando un nostro spettacolo, fissato per venerdì 24 febbraio. Scrupoli noi? Non sia mai, così lemme lemme piazziamo i nostri attrezzi, facciamo un rapido soundcheck, ci ingurgitiamo una carbonara (piatto che contiene esattamente quello che il mio medico mi ha proibito di mangiare) e tè verde à go-go! Almeno per me e "Masoschiavo", membro del Radical Macabre Tanzkommando che come me si sta preoccupando per la propria salute. O più che altro per la sua integrità fisica, dopo ciò che accadde dopo una sua recente performance, in seguito alla quale si ritrovò coperto di lividi e sangue suo solo in parte. Eccolo che ci mostra le lastre.

Il Piccolo Stè
di questi problemi non ne ha, anzi. Sarà proprio il suo etilico entusiasmo a far salire il livello di rock'n'roll (leggi PERICOLO, statevene a casa!!) del concerto. Tra i numerosi gadget autodistruggenti che "Masochiavo" ha preso l'abitudine di portare con sé allo scopo di immolarli duranti gli spettacoli (che gli piaccia o meno) uno di questi viene infatti scagliato nella folla raggiungendo una giovane astante che ha preso a zampillare sangue arterioso da una lacerazione del naso provocata dall'insano proiettile. L'emorragia è stata subito placata grazie a un provvidenziale gin tonic, almeno questo mi auguro.



Io ero troppo impegnato a snocciolare i miei brani con lo forza della lucidità, grondando sudore a rischio morte finché non mi fanno notare che non era stato avviato l'impianto di ventilazione: due ventilatori di uso comune appiccati al soffitto. Il bunker del NYese era gremito, numerose le rese tra la folla, micro-svenimenti, gente che collassa sui divanetti nelle altre sale... La Tosse Grassa non è uno sport per signorine. A un certo punto decido di donare un brano nuovo, la delirante epopea "Bikini Cimitero", a cui il pubblico ha reagito con un certo sbigottimento. Per cui poco dopo li ho allietati con la tanto attesa Orgia, rito di molestie sessuali per sole donne svoltosi in un turbinio di chiappe che purtroppo i limiti della sala non mi hanno permesso di approfondire come avrei gradito, ferendo così oltre ai nasi anche i cuori di alcune pulzelle rimaste mio malgrado insoddisfatte dalle mie grinfie. Ci rifaremo.


Subito dopo l'Orgia ritorno nella mia postazione per i brani conclusivi e tutto si svolge secondo copione e senza intoppi, fuggo nel nostro proverbiale cesso camerino, e il pubblico è troppo stremato dalla claustrofobia per invocare bis, quindi si ritornerà poco dopo per il consueto bagno di folla, foto, autografi, pompini, quella roba lì che fanno le rockstar. Bomboclat.





giovedì 23 febbraio 2012

Bologna: i Postumi.

Succede che uno scellerato ci vede esibirci a Macerata e, dato che gestisce un posto cool a Bologna, decide di invitarci a suonare là. Non nel posto cool (non siamo abbastanza cool) bensì nell'uncool Birreria del Pratello, per venerdì 17 febbraio. Ok, ci stiamo!
Succede che un altro scellerato, che col suo progetto personale Tre Fiori D'Assenza suonò in apertura al nostro concerto al Panenka, sempre a Bologna, di qualche mese fa, mi invita a contattarlo per un'intervista a Radio Città Fujiko non appena ce ne sarà l'occasione. Ecco l'occasione, domenica 19 febbraio!
(e il sabato? il sabato nel dubbio sono andato al cinema)
Per cui si parte, alcuni di noi in treno altri in macchina, per raggiungere la (fu) rossa Bologna, ancora assediata da neve e ghiaccio, che cade a blocchi dai cornicioni.


Qualcuno, forse con l'intenzione di spaventarmi, mi mette in guardia: attenzione!! La Birreria del Pratello è un posto 'fascistissimo'!!! Sicuri? Mah, sono un po' scettico, mi pare strano, ma in ogni caso, mi dico, se così fosse smetterebbe di esserlo per quella sera. Oppure mi menano. Impavido varco la soglia. Un locale tutto sommato fighetto, molto 'locura', con quello stile finto etnico che tanto piace ai finti di sinistra. Spiego che sono quello che suonerà la sera, e mi rispondono "Ah, i Conigli?". Avevo sbagliato locale. La Birreria del Pratello è la porta a fianco. Impavido varco l'altra soglia. Legno scuro, vetro smerigliato, bicchieri polverosi, e ascoltano i Saxon. Heavy metal. E uno se ascolta i Saxon non è un turista dell'heavy metal, è uno serio. Bene. Io faccio disco pop.
Scopro di avere un opening act d'eccezione: Inter-Bologna. Si monta e si testa l'impianto nell'intervallo della partita, dato che si suonerà nella stessa saletta dove un maxischermo trasmette la partita per il diletto di alcuni bruti locali. Nel frattempo qualche personaggio interessato al concerto comincia a farsi vivo. Tutti marchigiani, o amici di marchigiani. Quando inizia lo spettacolo mi sembra di essere a casa: sala gremita di concittadini o comunque corregionali, quasi tutte facce note! E i bolognesi? Nascosti a spiarci da dietro una grata, come allo zoo. Le uniche anime che si avventurano tra i tavoli della sala proibita sono le callipige cameriere, terrorizzate ad ogni giro di più. Perché oltre alla mia performance e quella del Radical Macabre Tanzkommando, stavolta rappresentato dal Piccolo Stè e da Tosi, devono subire anche gli atteggiamenti parossisticamente nudisti del nostro pubblico, che pare attendesse da mesi di ubriacarsi in tal modo.


Dalle foto potete farvi un briciolo di idea del caos generatosi (nonché del mio smarrimento), ma non potrete sentirne l'odore né vederne i peli pubici. Diciamo che i momenti topici nessuno è stato in grado di immortalarli, a parte le psiche dei presenti. Il concerto si svolge come si deve, escluso un minuscolo inconveniente tecnico tramutatosi in dibattito pubblico. Numerosi i bis: "Padre Mostro", "Burzum Due" e una versione 'unplugged' di "Lo Vuoi Nel Culo", un recitato.
Finisce che il boss del locale ci redarguisce perché tentiamo di infilarci nel bagno delle donne. Non per cambiarci né per pisciare, ma semplicemente attratti dal cartello "Donne". Il nostro pubblico pure fa del tutto per farsi redarguire: nudi integrali esposti ai minori, grida forsennate e senza senso sia dentro che fuori il locale, e una ostinata insistenza a portare fuori bicchieri di vetro, un grosso tabù bolognese, con tanto di acclamazioni trionfali a chi ci riusciva. Al che il boss come da copione ne redarguisce uno a caso: "Certo che voi maceratesi fate un bordello...!!". Era di Prato.


La domenica pomeriggio mi reco negli studio di Via Gianbologna di Radio Città Fujiko: dovrò presenziare per un'intervista e un mini-live in diretta durante il programma "Rapsodica In", condotto dal succitato scellerato noto con il nome de Il Rapsodico. Ne avremo per 90 (novanta) minuti. E si chiacchiera, si chiacchiera del più e del meno, si cantano pezzi con una voce ancora lacerata dal concerto di due sere prima, si ascoltano robe che non c'entrano nulla (anche gli Slayer) e si ricevono sms di gradimento da gente che ci ascoltava da un taxi (!!). Le domande sono perlopiù completamente assurde. Un esempio: "Meglio Le Luci Della Centrale Elettrica a Sanremo o La Tosse Grassa nella Nazionale Cantanti?". Inutile dire che le risposte erano ancora peggio, tipo quando me la sono presa con Gino Paoli, o quando ho svelato a tutti che l'11 settembre mi trasformo in Babbo Ground Zero e regalo copie dei miei 33 dischi preferiti dell'anno. A volte le conversazioni si facevano rischiose, ma tutto sommato mi sono regolato, tranne quando se le cercava: prima mi dicono di nonbestemmiareperpiacere e poi mi chiedono "Robuste Dosi Di Cazzo". E allora ti meriti pure "Burzum Due", con quell'incipit "martellata porco dio" che tanto infiamma i giovani. Ma dovete capirmi, mi sono auto-diagnosticato un disturbo di personalità narcisistica. Succede, quando sei Dio.





martedì 21 febbraio 2012

Il venerdì e la domenica de LA TOSSE GRASSA

Due feste da santificare nel prossimo fine-settimana per voi adepti del Culto della Tosse Grassa. Non comincerete a sentirvi affaticati proprio ora che il gioco si fa duro, eh? E' qui che si vede come lavora una splendida Unità di Crisi come la nostra!
Venerdì 24 febbraio il Sommo tornerà ad apparire nel suo paese natìo, presso il NYese di Recanati MC, rovinando definitivamente la reputazione di un raffinato localino scavato in una grotta.


Domenica 26 febbraio invece il Divino apparirà presso il Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri" (per gli amici/compagni/fratelli semplicemente il 'circolo anarchico') di Jesi AN, per un concerto all'ora di merenda (si parte alle ore 17) insieme ai combattenti punk/industrial osimani Doping.

 
Sabato 25 siete in libera uscita, andate in pace.





lunedì 20 febbraio 2012

Recensione di "TG1", da ROAR MAGAZINE

Apri la porta del malessere e trovi l'esordio - TG1 (La Tosse Grassa) - che ti prende per il culo e ti lancia nel mare di merda sampladelico che il marchigiano mette assieme.
La ricetta musicale è mashup electroclash, cattivo gusto nobile e una certa qual passione per i Clock DVA per dirne uno dei parecchi nomi campionati.
L'esperimento non è pop-ricombinato come The Field e non è 2ManyDJs dei Soulwax, è un esercizio molto poco paraculo e molto sincero di mettere in una forma - disturbata e disturbante - le paranoie dell'occidentale medio. Quindi via i pudori, la buona educazione e la chiesa cattolica.
Si vola alti, altissimi, in punti che hanno da dire più di un malinconico impigrimento lessicale (leggi alla voce Vasco Brondi), come nell'iconoclastia di Burzum - cantante black metal in prigione per omicidio: "cristiano sta bene a casa, con la famiglia, coi biscotti alla vaniglia e la polizia là fuori che guarda che tutto sia a posto", gioca con i mostri quotidiani di lega più bassa, tra padri che toccano e leccano le figlie su loro richiesta e 40enni eterosessuali che -annoiati della vita di coppia- scoprono l'omosessualità:

"pensa quanto tempo quanti momenti belli
se ti va di merda quella sgrava due gemelli
chiudi un attimo gli occhi ed in men che non si dica
ti sei reso conto non ti piace più la fica
come dirlo a tua moglie che ormai c'ha le doglie
come dirlo al rigattiere che ti piace nel sedere"


La Tosse Grassa non manda a dire, ironizza con cinismo sulle disfatte dell'umanità, concedendosi anche di prendere per il culo il panorama musicale indipendenti nella hit del disco, piazzata in chiusura, "Sperma d'artista".
Né complicato, né difficile, TG1 rischia di passare come un disco banalmente irriverente che usa le parolacce, i buchi del culo e i pudori moderni per strappare una risata, ma è una satira lucida e anche scomoda a quella che molto spesso è semplice falsità.


 


Bebo, ROAR MAGAZINE

venerdì 17 febbraio 2012

Recensione di "TG1", da MUSICA ROVINATA

Per la serie come rimanere simpatici già dal nome. La Tosse Grassa è uno dei nomi d'arte più azzeccati che abbia mai visto per un progetto del genere. Anche perché, di matti così, in giro non credo ce ne siano molti.

La musica è un insieme di campionamenti letteralmente rubati qua e là da chiunque nella storia della musica. Ed è davvero esilarante sentire dei frammenti di disco anni '70 o degli Offspring in pezzi del genere, ve lo assicuro.
Molto Skiantos o primo Elio nei testi, con un'ironia e una capacità di stupire che talvolta colpisce e diverte davvero: "vedo legno, penso fuoco / vedo carne, penso sangue / vedo testa, penso croce / vedo croce, penso Burzum". La opening track, "Burzum" appunto, è il gioiello di questo strampalato Tg1.
Funzionano benissimo anche tracce come la title track e "Sei qui solo per le telecamere", dove La Tosse Grassa da veramente il meglio di sé: "Con quelle scarpette di merda / e gli occhiali di merda / i capelli di merda / la maglietta berlinese di merda / la faccia di merda da indiecappato di merda / perché non te ne torni a casa e metti su un disco dei voivod / così magari capisci dove hai sbagliato."
Infatti avrebbe dovuto spingere di più in questo senso, perché invece nelle tracce in cui i riferimenti sessuali prendono il sopravvento lo stile scade un po' troppo nel banale. Sarà che forse sono toscano, e l'ironia sull'argomento qua è una professione. Letteralmente.

Ma comunque questo è un progetto da lodare, fuori non solo da qualsiasi schema, ma anche da qualsiasi logica. Talmente assurdo che vien voglia di ascoltarlo a ripetizione. Che non è poco.




Francesco Caprai, MUSICA ROVINATA
 

lunedì 6 febbraio 2012

Bologna chiama, LA TOSSE GRASSA risponde.

E' con grande piacere che LA TOSSE GRASSA ritorna a infestare un'impenitente Bologna. Venerdì 17 febbraio infatti il Divino, sempre munito di Radical Macabre Tanzkommando al seguito, si manifesterà presso la scellerata Birreria Del Pratello, in Via del Pratello 24! Si comincerà presto, immagino che abbiano il coprifuoco a mezzanotte, forse anche prima, quindi non attardatevi troppo a farvi belle, vi faccio belle io dopo!!


Come se non bastasse il Sommo la seguente domenica 19 febbraio, ricordandosi di santificare le feste, presenzierà anche negli studio di Radio Città Fujiko ospite del programma Rapsodica In (dalle 18,00 alle 19,00), sempre a Bologna, ma voi la potrete sentire sui 103.1 Mhz oppure comodamente online da qui. Intervista e mini live in diretta e chissà cos'altro ci riserverà l'ignoto.
Ora devo solo trovarmi qualcosa da fare il sabato.