mercoledì 30 ottobre 2013

Glue-Lab: i Postumi.

Un bel giorno mi trovavo in un bel posto che ora è diventato un negozio di chincaglieria cinese e mi si avvicina Gabriele, un rimasto sotto coi Godflesh mezzo ubriaco che mi spiattella lì un po' di notizie di prima mano. Ad Ancona sta per aprire un nuovo circolo Arci chiamato Glue-Lab, fanno robba buona e tra le prime date vorrebbero fare anche LA TOSSE GRASSA, guarda questo è il loghetto, ma non lo dire a nessuno, tutto ancora top secret. Ok. Forse è solo il solito ubriacone mitomane che mi racconta di incontri di cinghiali tra i pomodori (o pomidoro? mistero.). Un paio di settimane dopo lo incontro di nuovo, in una situazione analoga, ma in un posto che ancora non è diventato una ciaffoteca. E mi dà una notizia fresca fresca. Ad Ancona sta per aprire un nuovo circolo Arci chiamato Glue-Lab, fanno robba buona e tra le prime date vorrebbero fare anche LA TOSSE GRASSA, guarda questo è il loghetto, ma non lo dire a nessuno, tutto ancora top secret. Guarda che me l'hai già detto. Ah, scusa, mi sa che quella volta ero ubriaco. Fatto sta che tra leggende e misteri che manco Adam Kadmon questo posto apre davvero ed abbiamo davvero una data lì, a un paio di settimane dall'inaugurazione. Si farà venerdì 11 ottobre, sarà il secondo concerto del tour di "TG3". Benissimo, non basta che nominare il Radical Macabre Tanzkommando. Jacopone da Tosi si nomina da solo: quando si tocca il suo territorio ovvero la provincia di Ancona punta sempre a mettersi in gioco personalmente. Il problema è che per vivere sereno ha bisogna della compagna della vita: Tosi. Gli è andata di culo che Tosi è in periodo up per cui ha accettato di buon grado, sennò spesso si trova in lunghi periodi in cui si dà per pensionato. Un altro paio di sbornie pesanti delle nostre e vedrai che tornerà quella fase lì.


Quando mancano pochi giorni mi viene comunicato che al circolo glie strigne un po' il culo e allora vogliono metterci un gruppo spalla per incicciare un po' la proposta della serata. Nessun problema, miscredenti. In effetti la serata era un po' sfigata, le attività concorrenti erano molte e in particolare in/ad Ancona riapriva un posto per giovani coglionazzi amanti della fica, del droghereccio e di nient'altro. Noi invece a vederci sembreremmo essere totalmente antifiga ma invece no, questo è un mito da sfatare: La Tosse Grassa è una calamita per sugo di gnocca. Lo dimostra il fatto che io e Tosi, appena parcheggiato vicino al posto dopo numerosi giri a vuoto con sottofondo musicale di bestemmie, dopo mezzo secondo ci vediamo venire incontro quella topotta del Reverendo Red Ronny. Vabbè, ok, ci eravamo dati appuntamento, ma la puntualità è stata fenomenale. Anzi, ferormonale. Appena entrati esploriamo il posto. La prima cosa che mi salta all'occhio è che è carino e pulito. Mi aspettavo un garage scavato nell'amianto, con catene arrugginite a penzolare dal soffitto, come in un film di "Hellraiser" col tetano, poi mi spiego che per forza, è nuovo, vedrai tra un paio di mesi! Sembra un po' cameretta mia visti i temi affrontati da libri, riviste e fumetti lì presenti per il pubblico ludibrio: rock'n'roll, cinema sperimentale, terrorismo internazionale e serial killer. C'è pure un tempietto dedicato ai Black Flag. Ecco, quello in camera mia manca. Al piano di sotto c'è una saletta che fa da anticamera alla sala concerti e soprattutto al cesso. Insinuando non so cosa mi consigliano di allestire lo shop proprio lì. Lo faremo davvero. Però intanto chiediamo da bere.


Ci danno come da accordi un boccione da 5 litri di vino del Lidl che cominciamo pian pianino a scolare di brutto. Il problema era che il vino era così così mentre la birra che c'avevano alla spina era proprio buona. Questa cosa ci manda in confusione. Ci abbandoniamo all'aperitivo io, Tosi e il Reverendo Red Ronny. Jacopone da Tosi ci chiama chiedendogli di lasciargli qualcosa da mangiare per quando arriverà, un po' in ritardo. Il fatto è che cominciamo a temere che il "qualcosa da mangiare" sia quello che c'era in abbondanza lì per l'aperitivo. E basta. L'aperitivo era pure vegano. Mangiamo un po' del nostro pappone seitanico e delle nostre verdurine scrutandoci vicendevolmente facendo a gara a chi fa il muso più lungo. E stavamo lì decisi a organizzarci piani di fuga che coinvolgessero kebab, caffè e ammazzacaffè quando una vocina angelica dall'alto ci comunica che "è pronta la pappa!" Ah! Meraviglia! Saliamo lieti al pieno di sopra, dove i Paperoga, il gruppo spalla, stava già abbuffandosi di puttanesca. Vegana, naturalmente. Jacopone da Tosi arriva puntualissimo in quel momento (ferormonale!) e ci scofaniamo di pasta e di vino tutti quanti, come non ci fosse domani. E infatti questo domani di sicuro non c'era per Gabriele, che quando ci raggiunge scoprirà che ce semo magnati pure la parte sua. Ora, dovete capire che questo circolo, essendo un piccolo avamposto di cultura alternativa, non può che avere una politica vegana per quel che riguarda la gastronomia (e fortuna che non sono pure straight edge sennò stavamo a bere chinotto). Perciò restammo tutti profondamente stupefatti quando Gabriele, trovatosi a becco asciutto all'improvviso proruppe in un barbarico "KEBAB!!".


Partimmo immediatamente in missione con lui. Obiettivo: scandalizzare il kebabbaro musulmano parlando delle peggiori atrocità sessuali mentre attendavamo ci servisse. Obiettivo raggiunto. Probabilmente nei kebab c'ha scatarrato. Torniamo al locale per caffè e ammazzacaffè "però ve lo pagate" in quanto il nostro contratto prevedeva il solo boccione ed ecco che, dopo aver incontrato e salutato alcune nostre Tossine giunte a noi in gran numero ecco che inizia subito il concerto dei Paperoga. Sì, perché c'è anche il coprifuoco a mezzanotte, per cui non c'è tutto sto tempo per trastullarci. Il loro show ci sarà impossibile seguirlo, sia perché Tosi e Jacopone da Tosi erano troppo concentrati sul bere sia perché effettivamente la sala concerti è molto piccola e l'ingresso molto angusto: ci vuole molta forza di volontà per seguire un concerto, non è per gente che si trova lì per caso. Per questo ci ha fatto molto piacere vedere la stanza gremita per noi da volti nuovi al Culto della Tosse Grassa. Molti first-timers che sono rimasti tragicamente sconvolti, incapacitati al movimento. Dal palco percepivamo solo sguardi fissi e risatine isteriche, segno che anche in territorio anconetano La Tosse Grassa stava facendo un ottimo lavoro, bene, bene. Oltre a ciò percepivamo anche a un suono notevolmente saturo e distorto, cosa che a noi non dispiaceva, tuttavia mi sembrava strano visto l'impianto pareva a prima vista essere buono. Infatti a fine concerto, cosa avvenuta rapidamente avendo dovuto tagliare i bis e qualche brano per rispettare il coprifuoco, il fonico mi sgrida perché a suo dire gli avevo mandato delle basi in .mp3 compresso malamente e per la prossima volta mi consiglia di organizzarmi meglio. A me. Gli faccio notare che le basi erano in .wav (e quindi a qualità massima) e che lui stava tenendo il volume a 3 e il gain a 8. Ecco perché non trovi più il tuo rotolo di scotch da bondage nero. Ti saluta, fa sapere che sta bene.






lunedì 28 ottobre 2013

La Prima di "TG3": i Postumi.

Come ormai ogni anno anche questa volta il nuovo album de LA TOSSE GRASSA, "TG3", il terzo, si è presentato puntuale il 13 agosto nel giorno del Finlandei, ossia quella roba che qualcuno ha creduto fosse davvero una festa finlandese mentre invece altro non ora che il release party informale del suddetto disco fatto in casa. Si rende però come ogni anno necessaria anche un'occasione per presentare l'album come si deve, ossia con un'esibizione live che preveda l'esecuzione di tutte la canzoncine dell'opera. In quanto sporchi punk iconoclasti siamo anche sporchi ortodossi tradizionalisti per cui la scelta della data può anche variare, ma la scelta della location e del Radical Macabre Tanzkommando no. Quindi con tutta calma mi reco in visita al Circolo ARCI - La Serra, nei giardini pubblici di Recanati MC, quartier generale mio e di un giovane favoloso che non starò qui a nominare. Punto una pistola alla tempia del barman Marco e in tempi rapidissimi gli strappo un convintissimo "Sì, cazzo, certo che la puoi fare da noi anche quest'anno! Prendo pure una spinatrice per l'esterno!". Sì, perché questo Marco è anche uno scaltro imprenditore, di quelli che lasciano la cassa incustodita per ore e ore e pertanto ogni tanto deve rifarsi degli scippi, e quale occasione migliore della presentazione del nuovo album de La Tosse Grassa, che attirerà pellegrini da ogni dove e se c'è l'offerta giusta col FrecciaBianca anche qualche Re Magio? E quindi prevedendo giustamente il delirio prende a nolo una spinatrice per l'esterno, per chi fisicamente non riuscirà ad entrare nel circolo per farsi una birra. Permessi? Che permessi?! Blindiamo lietamente la data di venerdì 4 ottobre e procediamo con i preparativi. Poi un giorno mi chiama: "Oh, ma se piove? La rimandiamo?" Gli ho dovuto puntare un'altra volta la pistola alla tempia. Poi è filato tutto liscio.


La selezione dei tanzkommander è avvenuta in automatico: la scelta non poteva che ricadere sulla coppia che ha accompagnato le presentazioni di "TG1" e "TG2", vale a dire il capo-coreografo Piccolo Stè (nella foto sopra, è quello che vi fa i gestacci) e l'altro barman strappato al bancone Poe, il picchiatore Poe! Perché capo-coreografo? Perché una volta milioni di anni fa abbiamo deciso di fare una prova: Stè ci illustrava delle mossette della Carrà, poi ha buttato su una canna ed è morta lì. Certo, non sarà stato un granché ma è tuttora il massimo che sia stato fatto per le coreografie del RMTK!! Perché picchiatore? Non ve lo posso dire sennò mi picchia. Comunque, si avvicina il fatidico giorno e io sono in preda all'ansia. Ci sono dei pezzi che mi rimangono particolarmente difficili da imparare come si deve, come "Hanno Le Manine" e "Arresta Il Sistema", non li posso cappellare, anf, anf, respira, no, va a finì che me li scordo, la ripasso?, no, la so, la so, non la soooo, aiutoooo!!! E' con questo clima che mi appresto a fare il soundcheck, brevissimo come di norma e poi, soprattutto, l'aperitivo. Un paio di concitatissimi vini rossi, assolutamente insufficienti a placare le mie ansie, alimentate anche dalla perenne agitazione del lì presente Reverendo Nadia Desdemona, presto raggiunta dal Reverendo Red Ronny e il Reverendo Tequila. L'occasione è solenne, per cui gran parte del Culto della Tosse Grassa accorrerà da ogni dove, Ministri e Cultisti vari. All'aperitivo c'è già il Piccolo Stè, che tosto verrà rapito da Tosi, tanzkommander in panchina che stasera fungerà da coach etilico per il nostro eroe di stasera. L'altro eroe Poe si trova già al circoletto, dove presterà servizio finché non lo sottrarrò alle sue funzioni per trasformarlo in supereroe. Nel frattempo ci sbraniamo un po' di pizza e faccio stappare una bottiglia di vino. Poi, quando ci allontaniamo per caffè e ammazzacaffè noto qualcosa che amplificherà ulteriormente la mia ansia.


Nel piazzale antistante ai giardini c'è appostata una macchina dei vigili urbani. Che non stanno semplicemente lì a fare gli sbirri come sempre, no, peggio. Dovete sapere che in questi giorni Recanati è stata il set de "Il Giovane Favoloso", film sulla vita di Giacomo Leopardi, un pervertito figlio di papà mio vicino di casa di un paio di secoli fa. Il film è diretto da Mario Martone, il celebre regista de "Il Toro Di Mazzacuràti", e il poeta gobbo è interpretato da Elio Germano (che la nostra stampa locale, sempre al top dell'adeguatezza, chiamò in prima pagina "il grande attore Elio Giordano") ma senza gobba, gliela aggiungono dopo in cgi. Il film è diretto da Mario Martone ora, in questo momento, in un palazzo che si trova a 50 metri da qui. Sogno di un'inquadratura del Leopardi che scruta assorto l'orizzonte da una finestra di Palazzo Carancini e sullo sfondo si ode distante "SIETE PIENI DI MMMURRRDDEEERRRR!!!!" Ma sogno poco. La verità è che gli sbirri difendono i ricchi, ed il budget di questo film è di 8 milioni. Il mio 150 euro. Indovina chi vince. Bravi, l'ansia. Comincio a preoccuparmi moltissimo di questa cosa, e sticazzi se non mi ricordo i testi. Mi metto ad elaborare piani B, C e D. Uno di questi piani prevedeva l'invasione di un altro locale, che mi dicono essere già occupato da un tale che fa le cover di Orietta Berti dandosi un tono. Peggio per lui, entriamo lì, gli tagliamo la gola e no remorse! Prima che accada tutto questo mi faccio un bourbon ale e già va tutto meglio. Un briciolo di negligenza dolosa che ci porta ad un inevitabile ritardo, un altro bourbon ale ed ecco che non me ne frega più un cazzo di niente e si è fatto così tardi che quelli là hanno finito di girare e chissà, magari il grande attore Ezio Giorgiano sarà pure venuto a farsi un drink in mezzo a noi con ancora la gobba digitale sulle spalle. Ma basta cazzate, che è ora di andarci a cambiare.


Tosi ha fatto un ottimo lavoro e ci riconsegna Piccolo Stè mbriaco zuppo. Poe per non essergli da meno si ubriacherà in diretta durante il concerto. Il nuovo costume l'avevo già testato per le foto ma non mi ci ero mai messo a ballare esagitato. Mi si staccherà il cazzo? Basta, non c'è tempo per ulteriori ansie, la sala è gremita, e anche i giardini fuori pullulano di esseri umani, forse un po' meno dell'anno scorso ma comunque moltitudini! Attacco ovviamente con "Veleno" e noto che gran parte del pubblico già le sa tutte. Cacchio, sono tutti più bravi di me, dove sbaglio?! Va sorprendentemente tutto liscio, la mia ansia ha tenuto a bada l'alcole quindi non ero troppo ubriaco, il giusto, cosa che mi ha consentito di far tutta la scaletta con pochissime cappelle, il giusto. Il pubblico comprendeva bizzeffe di fedeli di vari livelli gerarchici e numerosi tanzkommander a riposo, non sto qui a nominarveli tutti che sennò finisce male, ma posso dirvi che sono stati bravissimi, facendo anche scatenare un gradevole pogo in un paio di occasioni, tipo "Tutte Mosche", bravi, bravi. Durante "Arresta Il Sistema" chiamo sul palco l'ospite a sorpresa, Manuel! Il neomelodico di Falerone! Chiaramente non spiccica una parola e lo sbatto fuori dopo pochi lunghissimi secondi. Il concerto è finito, ma naturalmente col cazzo che è così, e sparo un trittico di bis: "Robuste Dosi Di Cazzo", "Sperma D'Artista" e "Burzum". Poi basta, tutti a bere! Tranne Manuel, che prende possesso del microfono e ci inonda della sua merda, tra calippi, gelatini, biscotti ed altre canzoni a tema sesso-alimentare di Gigione e Jo Donatello. E "Pezzi Di Fiche", di un autore underground locale. Il pubblico recanatese balla, impazzisce, incredulo non si capacità di cotanta serietà, Poe è morto (vedi foto), io vendo un sacco di dischi, alcuni imbevuti di alcole, e Manuel canta per ore e ore, indisturbato. Ma questa è un'altra storia.




domenica 27 ottobre 2013

Matrimonio Gay

Buongiorno! Questa domenica la piglio di petto e non è nemmeno l'ora de pranzo (con l'ora legale) che già mi venite in mente e vi propino subito il regalino di questa settimana! Il decimo brano di "TG3", che s'intitola "Matrimonio Gay"!


C'è chi sostiene sia il seguito di "Gay Porn", tipo io.



il brano:







il testo:



ha detto il prete che non è normale
sopra i 10 anni no, non si può più fare
almeno da noi è così
altrove non garantisco

ogni mattina io ringrazio il signore
che me lo spigne in culo come un trattore
viene con grandi fiotti
viene da san francisco

si chiama george ed ha due bei baffoni
sotto l'arnese ha due testimoni
che sembrano pesche
anche solo all'olfatto io le gradisco

l'altro ieri sgranavo un rosario
quando vedo un amico, lo chiamo: mario!
andiamo da me
andiamo da me e ci ascoltiamo un disco

metto "schizophrenia" dei sepultura
mentre mario poga capo la verdura
poi gli spiego che mio figlio ha problemi
ha problemi, ha problemi col fisco

è un po' che fa sesso con un finanziere
il problema è che non gli basta il sedere
vuole qualcosa che proprio
che proprio io no, non capisco

vuole un matri-matri-matri-monio gay
matri-matri-matri-monio gay
vorrei solo non capiti ai figli miei
matri-matri-matri-monio gay

mario comprende la mia costernazione
sarà per questo che mi spara un pompone
ma torna george
che dice basta, torno a san francisco

non me l'aspettavo l'inaspettato
come quella volta di quand'ero sposato
che è successa quella cosa in palestra
che ve l'ho già raccontata nel primo disco

adesso con mio figlio come la mettiamo
mario ancora succhia ma non dice "ti amo"
dai retta a papà
dai retta a papà, te lo suggerisco

aaah... aah... aah...
...e niente.

matri-matri-matri-monio gay
matri-matri-matri-monio gay
vorrei solo non capiti ai figli miei
matri-matri-matri-monio gay
matri-matri-matri-monio gay
matri-matri-matri-monio gay
meglio averne tre, quattro, cinque, sei
matri-matri-matri-monio gay



gli ingredienti:



Kraftwerk - "Die Roboter" (1978)
http://www.youtube.com/watch?v=wHEoMpMvz7A

The Alan Parsons Project - "Sirius" (1982)
http://www.youtube.com/watch?v=yCR85u9QngQ

Anthrax - "I Am The Law" (1987)
http://www.youtube.com/watch?v=9rVFi6qkPHE

Tom Jones - "Black Betty" (2002)
http://www.youtube.com/watch?v=RD8nNfUA8bc

Global Deejays - "The Sound Of San Francisco" (2004)
http://www.youtube.com/watch?v=y-JZd6nBSt0

Boney M. - "Ma Baker" (1977)
http://www.youtube.com/watch?v=yLzqMJQzzcA

Sepultura - "Schizophrenia - Intro" (1987)
http://www.youtube.com/watch?v=7PK_fzBqzYg

lunedì 21 ottobre 2013

Suicidami

Di ritorno dalla trasferta ad Udine e poco prima di partire per la Festa del Vì de Visciola di S. Paolo di Jesi AN (dove però sarò solo spettatore) eccomi qua che faccio miracolosamente in tempo a portarvi il mio dono domenicale!... Quando ci si mette Youtube con insoliti tempi sovrumani di processing del file e ve lo posto solo ora... Tanto vale uguale perché è prima dell'alba, tiè!

Si tratta del brano numero 9 del nuovo album "TG3"! S'intitola "Suicidami" e parla... Boh, diciamo "di sopravvivenza sociale".



il brano:








il testo:



voi ci dicete gente brutta
noi vi diciamo no no no
vai a cagare e falla tutta
per farvi dispetto si farà quel che si può
cominciamo col non produrre
niente più schiavi per i vostri motor
non consumare vien per secondo
e come dolce, come dolce non crepar più

per conto nostro no, non lo faremo
ma cosa credi, ché m'hai preso per scemo?
quindi dato che ci tieni tanto
suicidami!

e sempre tristi bisogna stare
ché il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e anche al maiale
e per dispetto, per dispetto noi ci disperiam

siamo uno, siamo tanti, tu non sai nemmeno quanti
siamo brutti, siam pezzenti, siamo uomini elefanti
e quando meno ve l'aspettate, all'improvviso

siamo uno, siamo tanti, tu non sai nemmeno quanti
siamo brutti, siam pezzenti, siamo uomini elefanti
e quando meno ve l'aspettate, all'improvviso roviniamo l'estate

non produco, non consumo, non crepo
non produco, non consumo, non crepo
sarà bellissimo condurvi allo stremo
se non produco, non consumo e non crepo

suicidami!
suicidami!
come hai fatto con ulrike, con saddam e con mario
suicidami!
suicidami!



gli ingredienti:



Julius Fucík - "Vjezd Gladiátoru" (1897)
http://www.youtube.com/watch?v=dAcaukw_26o

Julius Fucík - "Entry Of The Gladiators (Kaz Mix)" (2007)
http://www.youtube.com/watch?v=4o_mOgv_qBY

New Glory - "Sorrisi" (1984)
http://www.youtube.com/watch?v=8yshJt3mrMI

Welle:Erdball - "Monoton + Minimal (C=64er)" (1998)
http://www.youtube.com/watch?v=cXkxixWZU3A

Black Sabbath - "Wicked World" (1970)
http://www.youtube.com/watch?v=vSIigqc_sDM

Led Zeppelin - "Heartbreaker" (1969)
http://www.youtube.com/watch?v=BwZ4Px57cWA

Rotterdam Termination Source - "Poing" (1992)
http://www.youtube.com/watch?v=dqD1OohY2to

Enzo Jannacci - "Ho Visto Un Re" (1968)
http://www.youtube.com/watch?v=EMT7-W1OVX4

lunedì 14 ottobre 2013

Giuseppe Simone: i Postumi.

E insomma ero lì che stavo chiavando quando ecco che mi chiama Valerio e io che sono un gentleman rispondo. Senza smettere, però. Mi chiede se ho impegni per sabato 14 settembre. Beh, per forza, è l'ultimo dell'anno... (mmò ve la spiego: da circa 20 anni coi miei amici abbiamo deciso che il secondo sabato di settembre è l'ultimo dell'anno. perché? perché il sabato prima avevamo fatto il presepe vivente in piazza, per cui il sabato dopo natale deve essere per forza l'ultimo dell'anno, logico, no? andiamo avanti) Beh, per forza, è l'ultimo dell'anno e vorrei passarlo con gli amici, per cui a meno che non ci sia qualcosa di eclatante facciamo che non ci sono. "E' qualcosa di eclatante: Giuseppe Simone." Ok. Un momento. Questi pazzi scellerati del P.A.R.C.A. di Comunanza AP hanno deciso di chiamare Giuseppe Simone, quello famoso di Youtube, quello che vuole 1 kg di vagina profumata all'albicocca, a fare da ospite d'orore in una delle loro serate, come fosse l'ospitata di un amico di Maria De Filippi in una qualche discotecona di merda. Eh??? Ho capito bene?! Sì, avevo capito bene. Ok. E' eclatante. LA TOSSE GRASSA come ospite canoro a quest'evento già scellerato di per sé è il sale sulla piaga che mancava per fare un'insalata coi fiotti. Ci sto. Vorrà dire che l'ultimo dell'anno lo festeggio a Comunanza, tanto ho come l'impressione che molti dei miei amici li troverò lì!... Data la portata della faccenda annuncio la cosa al Radical Macabre Tanzkommando con una certa discrezione. "Masoschiavo" non mi lascia nemmeno finire che mi dice di sì sognando già una foto col suo idolo (che poi otterrà, naturalmente). Il Vescovo Teodoro e Tarkanov si scannano all'ultimo sangue per vedere chi tra loro potrà essere tanzkommander: vince Tarkanov! Un bell'applauso. E così attendiamo con ansia il gran giorno e partiamo alla volta di Comunanza io, "Masoschiavo", il Reverendo Tequila e il Reverendo Red Ronny. Ci metteremo una vita, come da programma.


Quando arriviamo sul posto comunichiamo via radio coi tipi del posto, che sono ufficialmente dispersi. Allora andiamo a bere al pub, che ci sembrava la soluzione più sensata. Scesi dall'auto nel parcheggio vediamo due sgallettate che altri non sono che Tarkanov e Il Vescovo Teodoro, quest'ultimo ufficialmente in panchina. Convenevoli, poccioli e poi a tavola. Presto, un litro! Dopo un po' che "Masoschiavo" gioca a sbudellare orsetti ecco arrivare la già nota intellighenzia del P.A.R.C.A.: Valerio, Alberto (l'uomo con la giacca da rappresentante di PlayStation) e il famigerato Camerata Sapou. Facce contrite. Che c'è? C'è un problema. Oddio, penso. Mancheranno casse? Mixer? Microfoni? Sì, ma non era quello il problema, quello si risolve. Il problema è che l'ospite d'orore Giuseppe Simone, oltre ad essersi allontanato verso chissà dove con frotte di pargoletti al seguito come fosse il celebre Mostro di Hamelin, non è in grado di sopportare rumori e luci forti. Addio sogni di gloria. Addio ospitata in discoteca. Addio cori di "Robuste Dosi Di Cazzo" all together now. E adesso? Adesso una soluzione c'è. Intanto facciamoci un'altra bevuta, poi ci spostiamo al circolo, dove mangeremo e c'incontreremo con... Esso. Intanto che attendiamo diamo un'occhiata al bar. Grave disappunto nel constatare che non c'è vino ma notiamo che per la serata il menu prevede dei cocktail speciali con nomi lugubri quali "Burzum" e "Lo Vuoi Nel Culo" in rappresentanza de La Tosse Grassa e "Neviano" e "Monella" a rappresentare Giuseppe Simone. Mi faccio un burzum e poi arriva la pizza, gaudium magnum! Ma udiamo anche dei passi tipo Godzilla sulle scale. E' Esso! Giuseppe Simone si palesa di fronte a noi in tutta la sua scala 2:1. Dai video mi immaginavo un tracagnotto da un metro e mezzo. No. E' enorme. Ooook, Giuseppe. Noi Tosse Grassa. Noi amici.


Parlando con un certo imbarazzo del più e del meno si finisce col nominare "Lo Vuoi Nel Culo". E immediatamente a Esso si accende una lampadina in testa. Nel suo caso credo si trattasse di un neon malfunzionante tipo tortureporn. "Facciamo un video!" Che... Significa? Significa che andiamo nel privé... (mmò vi spiego pure questa: per ovviare ai problemi tecnici di simone, ossia la sua non-sopportazione di luci e suoni, gli è stato allestito un salottino privé dove può ricevere max 4 o 5 devoti alla volta, che faranno la fila bene ordinati. per farci cosa? ingenui) Significa che andiamo nel privé e, facendo il Diprè della situazione, sarà lui a intervistare La Tosse Grassa mettendo me, il cameraman "Masoschiavo" e i Reverendi Tequila e Red Ronny in visibile disagio, come potrete vedere da questo video. Sopravvissuti a quest'ordalia cominciamo a bere come non ci fosse un domani in attesa del momento dello spettacolo, osservando i vari tipi di umani che, provenienti da ovunque, affollavano il locale ed effettivamente creaavano una coda inverosimile per avere l'onore di incontrare Giuseppe Simone e mettersi seriamente in ridicolo quali esseri umani facendo loro la figura peggiore, naturalmente. Scene davvero umilianti, da castrazione. Nel frattempo arriva il Reverendo Lele Ggì e la Parrocchia di Passatempo rappresentata dai tanzkommander a riposo Morrissey da Ibiza e Filu Spinatu. Errata corrige: non più a riposo! Constatando le presenze simultanee, la situazione e l'abbigliamento griffato LTG si pensa bene (male!) di schierare una formazione a 4 tanzkommander!! "Masoschiavo", Tarkanov, Il Vescovo Teodoro e Filu Spinatu! Bene, è il momento! Il problema è che per andarci a cambiare dobbiamo andare nella gabbia di Esso.


Coraggio! Andiamo sul palco ed è un bel casì! Un'unica cassa funziona come si deve ma il suo dovere lo fa più che egregiamente pompando a sufficienza per far felice la folla in delirio! Cose mai viste, tipo apoteosi di cori sul riff di "Ritardo Mentale" (vedi video più su), bombe molotov sul pubblico, Tarkanov col culo di una damigiana in testa... E durante tutto questo Giuseppe Simone continuava le sue visite, manco fosse Sai Baba. Terminato il set ordinario, pare che stavolta sia davvero l'ultimo show col costume di "TG2" (e invece no! poi ne saltò fuori un altro a bologna, ma questa è un'altra storia), la folla mi chiede a gran voce "Hanno Le Manine", un brano nuovo che non ho ancora imparato alla perfezione... Sticazzi, lo faccio lo stesso, e... Oh! A parte che non mi è venuto proprio malaccio... Il Culto della Tosse Grassa la sapeva già tutta meglio di me! E battevano le mani come fosse una canzoncina da fascia pomeridiana. No. A Comunanza ci dev'essere qualcosa che non va. Tant'è che tutto l'alcool del regno finisce a metà concerto. Finito lo show scendiamo dal palco, vorremmo cambiarci ma Giuseppe Simone ancora riceve, allora fanculo, ci spogliamo nell'atrio, l'orrore in faccia a tutti. E non finisce qui! Ecco che sul palco appare Manuel!! Il neomelodico mio ospite in "Arresta Il Sistema", brano di chiusura di "TG3"! Si scatena ulteriore delirio, Manuel canterà addirittura "Pezzi Di Fiche" con me tanzkommander e in tutto ciò tutti ballano, mi portano cicchetti di vodka e cicchetti di lemon separatamente e c'è gente che invoca "DIABETEEE!!!" Ad avere la peggio sarà Filu Spinatu (vedi foto). Un minuto di silenzio quando Giuseppe Simone ci saluta e se ne va in corteo. Ahò, c'è chi ha fatto tre ore e mezza di fila. Angoscia. Manuel conclude il suo show con "Pronto Amore" di Jo Donatello. Niente rimane più in piedi. Gran finale coi Carabinieri di fuori che ci minacciano, the PlayStation Man che si ruba da solo un CDJ per i soldi dell'assicurazione e poi tutti quanti da un burbero fornaro a farsi metri di rude pizza di ieri farcita a forza con salame ungherese. E scusate se rutto.




domenica 13 ottobre 2013

Sono Io Il Ripieno Di Murder

Cacchio, stavolta sì che stavo per dimenticarmi! E non me dite niente? E' domenica, e dopo due concerti di fila entrambi alquanto deleteri non è stato affatto facile ripristinarsi. Ma ora eccomi qua pronto per presentarvi l'ottava (ottima?) traccia di "TG3"!

S'intitola "Sono Io Il Ripieno Di Murder" e parla dei Perno.



il brano:








il testo:



non amo un cazzo e se vedo un fiore lo bbrucio
la mia ragazza ascolta i nitzer ebb
col cazzo che caga gli sfigati del bel canto
la clavietta, l'ukulele, i clappini, perché?!
perché? perché??
perché siete pieni di merda!
siete pieni di merda!

le stesse facce da cazzo ad ogni festival
vabbè, non san suonare, però in compenso la poesia
mi ricordo di discorsi belli tondi e
ragioniere, glielo dici te?
mangio nel piatto dove sputo ma
qualcuno amico ve lo dovrà pur dire che
che? che??
che siete pieni di merda!
siete pieni di merda!
siete pieni di merda!

non sono mai stato a lima però ne scrivo
parlo di fred astaire come se fosse vivo
sfoggio senso dell'umorismo senza motivo
perché evidentemente io ne sono privo

non è che se può alzà la voce??
te la alzo, mmò te la alzo, contento? contento??
sono io il dito medio del fonico dei
my bloody valentine

siete pieni di merda!
siete pieni di merda!
siete pieni di merda!
siete pieni di merda!

non sono mai stato a lima però ne scrivo
parlo di fred astaire come se fosse vivo
sfoggio senso dell'umorismo senza motivo
perché evidentemente io ne sono privo

ah? ah?? paura, eh?
teste di cazzo!
quando ve pare capite, allora!
però come vi resta difficile capire quanto
quanto siete pieni di merda!
siete pieni di merda!
siete pieni di...



gli ingredienti:



Carl Orff - "Veris Leta Facies" (1935)
http://www.youtube.com/watch?v=vRV9vLNs8Zs

France Gall - "Laisse Tomber Les Filles" (1964)
http://www.youtube.com/watch?v=FWRCJhsz5t4

Hilary Duff - "Beat Of My Heart" (2005)
http://www.youtube.com/watch?v=eVExfTxg5is

L'Officina Della Camomilla - "La Tua Ragazza Non Ascolta I Beat Happening" (2011)
http://www.youtube.com/watch?v=Cpx88h3dRjQ

Screaming Lord Sutch - "Murder In The Graveyard" (1982)
http://www.youtube.com/watch?v=td_Ml8MIGS4

Ivan Gavrilovic - "200 Na Sat" (1994)
http://www.youtube.com/watch?v=3is49vWMwFI

giovedì 10 ottobre 2013

La Tosse Grassa su LupOnAir, di nuovo.

Un uomo meraviglioso mi ha contattato (di nuovo) facendomi sapere che un brano de LA TOSSE GRASSA è stato trasmesso dal programma LupOnAir, udibile dal sito www.radioerre.net ogni giovedì dalle 21,00 alle 22,00, nella puntata di giovedì 3 ottobre. Questa la playlist del programma:


1. whitney houston - i wanna dance with somebody (who loves me)
2. nine inch nails - closer
3. tyske ludder - bambule (mexican edit)
4. grauzone - eisbær
5. the tiger lillies - sailor
6. la tosse grassa - hanno le manine
7. drama emperor - aber
8. settore giada - per elisa
9. tropic of cancer - wake the night
10. karl bartos - without a trace of emotion
11. the dillinger escape plan - when i lost my bet
12. scott matthew - i wanna dance with somebody
Di conseguenza lo stesso uomo meraviglioso mi ha contattato per farmi la micro-intervista di rito che settimanalmente propone a tutti gli artisti che trasmette in puntata. Questo ne è il risultato.



Dicci qualcosa di "Hanno Le Manine", la canzone che abbiamo mandato.

E' una canzone su un amore impossibile. Quando commetteresti qualsiasi follia per quello che ami, pur con la consapevolezza che futuro non c'è.

Citaci un detto sgradevole tipico delle tue parti.

"'Mmazza 'mmazza è tutti 'na razza." Indica un rinforzo del pregiudizio su una certa etnia o gruppo sociale. Metti che riponi fiducia su un poliziotto vicino di casa considerandolo una brava persona nonostante per mestiere sia un boia al servizio di un sistema a te ostile. Dici no, dai, lui è onesto, si comporta bene. Poi scopri che anche lui stupra e picchia i più deboli come tutti. "'Mmazza 'mmazza è tutti 'na razza." Lo diceva anche Hitler.

Consigliaci un disco da non comprare mai.

Quanto tempo ho per pensarci? Ok, zero. L'album de L'Officina Della Camomilla, la goccia che ha fatto traboccare la merda. Rappresenta tutto lo stupido che combatto.




mercoledì 9 ottobre 2013

"Hanno Le Manine" ed Osservatori Esterni.

Ci arriva questa segnalazione:
"Hanno Le Manine", il mash-up più allucinante nella storia de La Tosse Grassa, nella playlist di Ottobre targata Osservatori Esterni.
Cosa vorrà dire? Andiamo a vedere nel link indicatoci e ci troviamo effettivamente inseriti in questa playlist.
C'è pure Solange.


Tracklist:
1. Darkside: "Golden Arrow"
2. Scarlet's Walk: "Flowers In My Soul"
3. Franz Ferdinand: "Evil Eye"
4. The Assyrians: "Oceans"
5. Massimo Volume: "Aspettando i Barbari"
6. Calcutta: "Pomezia"
7. La Tosse Grassa: "Hanno le manine"
8. Pino D'Angiò: "Ma quale idea"
9. Julie's Haircut: "Ashram"
10. Dotzauer: "Organic Silver"
11. Io Monade Stanca: "Momra Rusia"
12. Visioni di Cody: "Ritorneranno"
13. Badfinger: "Baby Blue"
14. Solange: "Lovers In The Parking Lot"
15. Mecna: "Servira' una scala"
16. Edoardo Cremonese: "Siamo il Remix dei Nostri Genitori"
17. Anna Calvi: "Eliza"
18. Woodwall: "Red Toad"
19. Julia Holter: "Maxim's I"
20. Janelle Monae: "Electric Lady"



martedì 8 ottobre 2013

Pesaro: i Postumi.

Pesaro è sempre stata un miraggio. Siamo arrivati a Fano, addirittura a Fosso Sejore, sputo di terra a metà strada tra Fano e Pesaro ma pur sempre in territorio di Fano... Ma Pesaro no, la capitale dell'hipsteria marchigiana era inespugnabile, resisteva energicamente al virus del Culto Della Tosse Grassa. Paradossalmente siamo stati molto più a nord oltre le Marche per cui questo discorso parrebbe non avere senso, ma il nord delle Marche sembra essere un nord in assoluto, con Gabicce come Ultima Thule, tra l'altro già nei nostri loschi piani. E oltre il nulla. Pesaro vorrebbe essere Romagna ma la Romagna non esiste, il mondo finisce a Gabicce Mare, ok? Ok, la faccio finita col delirio. Ci chiama Diego, il nostro agente a Pesaro (chiaramente viene dalle Marche Sud: mai un pesarese d.o.c. si sarebbe sognato di chiamarci su) per una data organizzata all'improvviso. Si tratta di profanare il Dalla Cira. Ma ovvio che lo facciamo volentieri, ci mancherebbe, buon uomo, quando si parla di profanazioni LA TOSSE GRASSA è sempre disponibile! La data è mercoledì 4 settembre. Mercoledì? Non ti temo. Credevo di aver appeso al chiodo il costume di "TG2" con la data precedente al Bocciodromo di Passatempo e invece no, eccoci richiesti di nuovo. La serata sarà condivisa con Gli Ebrei, tanto chiacchierati e voluti bene soprattutto in provincia di Pesaro. Cosa vorrà dire? Mah. Quello che ci interessa è che la serata prenderà subito un tono nefasto: La Tosse Grassa vs. Gli Ebrei. Alcuni dei miei Cultisti meno dotati d'intelletto penseranno a una goliardata politically incorrect. Il batterista de Gli Ebrei mi telefona preoccupato: ma non è che dobbiamo fà un pezzo per uno??? Scordatelo, dormi tranquillo. E' semplicemente una sfida tra due entità sonore. Resta solo da vedere se preferiamo prenderla come Shoah o come Intifada.


Ovviamente vince la via dell'Olocausto: ci piace vincere. E quindi ci prepariamo alla pugna. Il Radical Macabre Tanzkommando convocato prevede in formazione Il Vescovo Teodoro e Tarkanov. In qualità di ancella ci accompagnerà anche Morgan, Quello Famoso, che necessitando di un ruolo sarà il nostro bancarellaro. Per preparci al lungo viaggio oltre che a fare metano e chiamare la mia costumista in preda all'ansia isterica occorre anche procurarci un boccione da 5 litri per il viaggio. Passiamo in un supermercato e non ho memoria di quale vino abbiamo preso. So solo che avevamo notato un boccione di Bombino di Puglia che, sebbene non acquistato, segnerà comunque il resto della serata. Ogni momento di noia o attesa sarà spezzato dal mantra "andiamo in macchina e ci facciamo un bombino?". Vi assicuro che letta non fa lo stesso effetto che pronunciata. Arriviamo sul posto puntualissimi per il nostro soundcheck da 20 secondi. Gli Ebrei, che avrebbero suonato per 20 minuti, 13 dei quali di problemi tecnici, stavano giusto ora concludendo un soundcheck da 110 minuti circa. Sai, suonano con due batterie, sono tutti matti. Sul posto c'è la sabbia, sai, è sul mare. Lo so, per voi non è una notizia ma per me che sono un cinghiale mannaro sì. Compiuta quella stupidaggine del check puntiamo subito alle cosa importanti. La cena! Dov'è? Al piano di sopra, sulla terrazza. Una bella tavola imbandita di cibo ornamentale, perché mangiare è out, noi del jetset pesarese campiamo di altro. Condividiamo la tavola con Gli Ebrei e le loro donne (Le Ebree, I suppose), beviamo, scopriamo perché siamo lì (perché il batterista dei Barbacans, formazione parallela agli Ebrei ma più costosa ha fatto i capricci e quindi quei soldi in avanzo in qualche modo bisognava spenderli in qualcosa di futile: noi) e per la sindrome di Zelig prendiamo un atteggiamento così snob che non degniamo di uno sguardo l'UFO che ci appare all'orizzonte per ben tre volte finché non verrà inseguito da due caccia. Ed è tutto vero. Reagiamo con assoluta compostezza: "Caffè e ammazzacaffè?"


Raggiunti da due Tossine, giusto per far girare l'economia (e soprattutto per non giocarci così le preziose drink card) andremo a prendere caffè e ammazzacaffè in un bar proprio lì di fronte. Il barista ci tiene il muso, non so perché, ce ne andiamo rapidamente. Poi ci facciamo un bombino. Cultisti e Tossine da ogni dove cominciavano ad arrivare, in particolare da Fano, cittadina sulla quale avevamo già seminato parecchio. Diego e un suo compare mi avvicinano tentando di intenerirmi con storie su quanto la Cira (la mistress del posto) sia intollerante alle bestemmie. Ovviamente li ignoro e no remorse. Sciocchi. Gli Ebrei tardano a cominciare a suonare per via dei problemi tecnici che vi avevo citato sopra. Questa cosa per noi è un problema. Non per l'attesa, non perché avremmo dovuto tagliare il set per rispettare il coprifuoco, ma perché ogni quarto d'ora che passava significava altri due long drink: più volte nell'arco della serata mi capiterà infatti di avere un bicchiere per mano. Vodka tonic sulla destra, mojito sulla sinistra. Toda joia. Una poveretta di Varese dice che è qui perché consigliata da amici (stronzi). Finirà violentata durante L'Orgia e molestata con una coda di ratto di cui poi non avrò più notizie. Lo show de Gli Ebrei (che nel frattempo era riuscito a partire) volge al termine: è il momento di cominciare, ci andiamo a cambiare dietro il palco, nostro camerino improvvisato, sotto gli occhi sbigottiti dei cazzoni sulla spiaggia. Qualcuno fa foto. Poverini, non avete idea. Andiamo sul palco e non so com'è ma mi spunta in mano una bottiglia di vodka. Lo spettacolo è intossicato ma non troppo, riesco a mantenere il controllo e vedo che di gente ce n'è tantissima. Davanti a me una fila compatta, ai lati pure, c'è giusto pochissimo spazio davanti a noi. Che viene occupato presto da uno con una maglietta dei Metallica, che arriva lì davanti e se la toglie. Poi si toglie anche tutto il resto e rimane lì a dondolarsi la ciandola ballando ignudo. Decido di premiarlo con la bottiglia di vodka ma tosto interviene uno dello staff del locale che gliela strappa di mano e la riconsegna a me. Capito com'è andata in Cile?


Durante "Barbara Bobulova" come di consueto Il Vescovo Teodoro e Tarkanov partono con un valzer appassionato fendendo il compatto pubblico schierato davanti a noi. Solo che la compattezza era un bluff. In realtà nascondeva dei tavolini con tanto di bicchieri sopra. Pieni. Potete immaginare le bestemmie. Il raro video snuff qui sopra coglie una soggettiva di questi attimi preziosissimi. Non si vede un cazzo ma i crash che si sentono dovrebbero essere sufficientemente eloquenti. La gente gode, insomma. Noi pure. Alla fine dello spettacolo torniamo dietro il palco a cambiarci, quando... Arriva un Cultista che vuole comprare? No. Una Tossina che vuole un bombino? No. L'inaspettato. Un pakistano che vuole vendermi una rosa. Cazzo, non vedi che sto penando nello sfilarmi una gonna bondage dalla testa?? Non gli interessava. Vabbè. Morgan ha venduto tantissimo, gli dò il cambio alla bancarella e mi rilasso. Scollego. Totalmente ubriaco comincio ad essere deleterio. Attacco un pippone spaventoso al complice di Diego sul perché delle mie scelte musicali, testuali, e blablablabla. Leggo la disperazione nei suoi occhi ma non sono in grado di fermarmi. Fortunatamente una sirena lo porta via con un pretesto qualsiasi. Poi nel salutare Gli Ebrei sicuramente gli avrò detto qualcosa di orribile. Il resto del tempo lo passerò a giuocare a cazzotti col Vescovo Teodoro. Poi so che usciamo dal posto solo quando è ora di buttar via la monnezza, imploro gomme dagli sconosciuti per placare la mia arsura alcolica, faccio ben due colazioni (una salata e una dolce) in due posti diversi e poi finalmente ce ne andiamo a dormire in una stanza tutta per noi. Prima di schiantarmi nel vuoto riesco pure a informarmi dalla padrona di casa su quale materasso sia il migliore. Mi risveglio il mattino dopo con alle spalle una Pesaro convertita alle bestemmie, una treccina a posto del pizzetto e due donne a fianco. Ma questa è un'altra storia.





domenica 6 ottobre 2013

Sequenza Distruzione Parigi

Buona domenica, gente!
Mi sono svegliato presto e a casa d'altri, ma come nulla fosse scrocco connessione e computer e riesco a caricarvi comunque il mio tradizionale regalino domenicale! Stavolta è la settima traccia di "TG3", e s'intitola "Sequenza Distruzione Parigi".

Non ha un granché senso, diciamo che è un brano sull'amore cosmico. E sull'odio cosmico. E sull'ignorarsi cosmico.



il brano:








il testo:



ho visto un uomo che crepava tanto

crepa firenze crepa
crepa catania crepa
crepa udine crepa
ho visto un film con bruce willis
che alla fine crepa

crepa loreto crepa
crepa belmonte crepa
crepa bahari crepa
c'era i meteoriti su parigi
che daje e daje crepa

crepa latina crepa
crepa bernalda crepa
crepa bologna crepa
sui titoli di coda
sequenza distruzione paricrepa

crepa lunano crepa
crepa san biagio crepa
crepa chiarino crepa

ho visto un uomo che moriva pera



gli ingredienti:



The KLF - "What Time Is Love?" (1988)
http://www.youtube.com/watch?v=kHB2lqimagQ

Gino Latino - "Yo" (1988)
http://www.youtube.com/watch?v=_VvgcxfyEuc

Džej Ramadanovski - "Mrak, Mrak" (1992)
http://www.youtube.com/watch?v=gmw3MbmoXak

Tiziano Ferro - "Xverso" (2003)
http://www.youtube.com/watch?v=dcmTVtWvR_o

Pankow - "Brucia Europa Brucia" (1996)
http://www.youtube.com/watch?v=-1DezuAXg4Q

venerdì 4 ottobre 2013

Recensione di "TG3", da BJÖRKO DIO

La tosse grassa ha avuto 22 recensioni di cui 18 entusiastiche e 4 scritte da handicappati.
Attiva dal 2011, ruba basi a brani di fama internazionale per imbastire messe nere di fama locale, influenza (letteralmente) un paio di migliaia italiani con bubboni di brutal disco pop pronti ad esplodere e a sommergere amici e parenti di fetentissimo pus.
In TG3, attorno alla sarcastica e contorta cantilena della tosse grassa sfioriscono delle basi che vanno dall'hard rock all'eurodance passando per il grindcore, in un grottesco teatro della zzozzeria e del porcoddio applicato alla satira sociale con manine delicate e sapienti.
La furia elettronica dei campionamenti, però, è un pretesto per sparare a zero sulla folla come un vero imperatore austroungarico (le mie nozioni di storia contemporanea potrebbero non rispecchiare gli effettivi eventi passati) e vomitare sermoni pieni di merda, nel senso che un sacco di volte c'è la parola 'merda', sui piedi dell'ascoltatore: sarcastiche e brutali omelie che tendono a ricordarci che la vita fa schifo e che siamo tutti deficienti. E quindi.
E quindi mettete un attimo da parte le frocissime attitudini intellettual-chic anglofile, ammettete di essere soltanto dei coglioni scemimmerda e ammirate un secondo l'imbarazzante e deforme show del TG3.
Enjoy.

Ah, l'ho già detto che è chiaramente tra gli aoty italiani?





Björko Dio, BJÖRKO DIO
dundundudu.blogspot.it/

mercoledì 2 ottobre 2013

Bocciodromo Olimpico: i Postumi.

Un bel giorno mi trovavo in altre faccende affaccendato, tipo probabilmente bere dopo un concerto conclusosi decentemente, quando tutto d'un tratto trotterellando mi si avvicina il Reverendo Lele Ggì, che con fare sornione mi versa dell'altro vino, "Beva, Sommo, beva", e poi, ma solo poi, mi fa la proposta. Ci starebbero, mi dice, gli ultrà del Passatempo che sarebbero tormentati dai sbirri e ora hanno bisogno di soldi, per cui faranno un evento di raccolta fondi, pensavano di invocare te... Allora, un attimo. Passatempo, che è una frazione di Osimo AN della cui Parrocchia il suddetto Lele Ggì è Reverendo, ha una squadra di calcio?? E questa squadra di calcio ha pure dei supporter ultrà?? E questi supporter ultrà hanno pure problemi con la legge?? L'immaginarmi violenti scontri tra hooligan di diverse bandiere lì tra gli Impianti Sportivi del Mulino Bianco mi rimane talmente difficile... E infatti no, dice il Reverendo, hanno tirato giusto una miccetta ma le guardie cattive che li vedevano di mal'occhio da un po' li hanno presi per le orecchie e ora dovranno pagar pegno. Per questo, o Sommo, invocano il tuo aiuto! Beh, già sapere che persone in difficoltà chiamano LA TOSSE GRASSA quando abbisognano di aiuto un pochino rallegra il mio ego. Sarà per via di un qualche effetto collatorale della Mentalità, una brutta malattia che rende ultrà degli onesti cittadini, dandogli quindi l'infausta tendenza a mettersi nei guai. Rimangono grossi interrogativi su che c'azzecchi io col mondo del calcio e con le tifoserie hooligan in particolare, ma vabbè, mi dico il solito grande "perché no?" e faccio la cazzata: accetto. Cosa non si fa per la Gloria. Spero almeno abbia due belle tette.


Così fissiamo l'evento per mercoledì 28 agosto. La location prevista è la gancia di bocce all'interno degli impianti sportivi, per l'occasione giustamente ribattezzata Bocciodromo Olimpico. Sarà un piccolo concerto da aperitivo o poco più, si mangia una salsisccia, si beve una birra e via. Per cui ok, ci vediamo lì all'ora x e non rimane che nominare il Radical Macabre Tanzkommando da trascinare con me. Uno è il passatempese Mitternacht. Data la situazione bisognava immolare qualcuno del posto ed essendo il più giovane in termini di tanzkommanderitudine è toccata a lui. Poi... Il povero Masoschiavo The Original è ancora in vacanza nei nostri territori, quindi la scelta è pressoché obbligata. Certo, piagnucola, una volta vorrei anche solo vedermelo uno dei tuoi concerti invece di mettermi sempre in ridicolo... Ma l'avevo già incaprettato. A posto, si parte. Mi reco sul posto accompagnato dal Reverendo Red Ronny e nello stadio c'è una partita in corso. Interessante. E adesso? Circumnavigo gli impianti sportivi poi raggiungo un praterello con dei visi conosciuti. Mi spiegano che (giustamente) i vecchi delle bocce hanno fatto resistenza e, armati di forcone, ci hanno impedito di allestire il tutto all'interno della loro sacra gancia inviolabile. Per cui faremo il tutto alle sue spalle, sticazzi, proprio di fronte a quegli enormi striscioni che potete ammirare nella foto qui in basso (oh, in tutte le foto sò venuto sfocato, che vorrà dì?). Il più del tempo viene trascorso di fronte alle casse e agli impropri cavetti del '600 che vengono utilizzati. Dopo numerosi andirivieni di persone che tentano di dare una mano, tipo il tankzommander in panchina Filu Spinatu, che andrà a prenderci qualche pezzo in casa sua, finalmente riusciamo a far funzionare tutto. E' ora di cena, e piuttosto che il silenzio lascio andare un po' di musica dal mio lettore mp3. Al che una delle casse (quella che andava di sicuro) prende a crepitare come vi fosse un incendio.


Nel frattempo erano giunti gli attesi Mitternacht e Masoschiavo in compagnia di "Masoschiavo" e del Reverendo Tequila. Tutti insieme eravamo presi ad ingurgitare panini alla salsiccia e bicchieri di vino ascoltando le soavi note di Peppino Di Capri che uscivano dal mio mp3 player quando le bestemmie del Reverendo Lele Ggì lo portano a dover fare qualcosa. Sta cassa l'avevo appena fatta riparare, dioppò! Siamo già in considerevole ritardo sapendo che dovevo suonare all'aperitivo e siamo già nel dopocena, ma qua nessuno pare preoccuparsene un granché, anzi, il grosso della gente aveva diligentemente ignorato le indicazioni sugli orari e comincia a presentarsi giusto ora. Insomma, ci aspettano due missioni importantissime, anzi tre! 1) caffè; 2) ammazzacaffè; 3) procurarsi una cassa sostitutiva! Pare che le sforbicione del Bar dello Sport ne custodiscano una, quindi è fatta: è la che prenderemo caffè e ammazzacaffè! E cassa, sì, ok (nella foto qui sotto potete ammirarne il culo). Già che ci siamo, dato che un qualche buontempone aveva apposto un cartello in cui si diceva che gli articoli dimenticati da mesi nel bar sarebbero stati fatti brillare all'indomani, ci portiamo via anche una felpa dei Simpson e un ombrellino con dei gattini stampati sopra. Così imparano a fare sti scherzi. Saturo di limoncello e col suddetto ombrellino aperto mi dirigo con la ciurma verso il luogo del delitto. Maurizio, il guerriero sciamano che si è fatto carico di robuste dosi di Mentalità per porsi quale condottiero del 12° Passatempo Alcool (così si chiama la brigata ultrà che ha invocato l'aiuto del Culto della Tosse Grassa) ha già incominciato il suo discorso. Aspetta, che ti apro il microfono, NO! Pieni polmoni, lui. Che uomo. Andiamo a spogliarci. Io, (The True) Masoschiavo e Mitternacht alfine compiamo il folle gesto: profaniamo la gancia di bocce! Ma solo per farne il nostro camerino. Attendiamo il segnale per capire quando iniziare il concerto.


Giunge trafelato il Reverendo Lele Ggì a dirci che non ci sarà nessun segnale: Maurizio è andato in berserk, ha la bava alla bocca e il suo discorso non lo terminerà mai. Toccherà alle nostre soavi note interromperlo brutalmente. E così sia. Siccome il mio mp3 player era in modalità di riproduzione casuale non parte il brano che doveva essere il primo in scaletta bensì un brano a caso, se non ricordo male "Bikini Cimitero". Alé, buttamola a coppe! Per marcare ulteriormente l'anomalia di questo concerto, che doveva essere l'ultimo col costume di "TG2" (ne seguiranno invece altri tre inattesi!) decido di lasciar procedere la scaletta così, a casaccio. Devo giusto intervenire per far ascoltare qualche brano anteprima di "TG3", dato che la cartella in cui ravanano non li conteneva. Nel frattempo Masoschiavo e Mitternacht giocano rotolandosi sul prato e dandosi alla lotta greco-romana. Certo, nessuno si rende conto che la maschera che portava Mitternacht (già indossata in passato da Breezer) era costellata di chiodi lunghi a sufficienza da impalare un piccione o menomare lu poro Masoschiavo, che già benestante certo non necessita pensione di invalidità. Ma nessuno si fa male. A parte i nostri fegati. Il concerto è finito, smontiamo tutto in un nanosecondo. Solo che avanzano ancora salsicce e birre. E allora di nuovo routine: salsiccia, birra, salsiccia, birra, salsiccia, birra, basta, birra finita. E allora via, è il momento dei saluti. Tutta questa birra mi ha reso alticcio il giusto da farmi intrattenere discorsi filosofici dalla durata virtualmente infinita con Maurizio, il capo ultrà. Mai visto confronto più inutile, forse giusto in qualche talk show televisivo. 50 minuti che mi sono serviti solo a capire che questa Mentalità è una roba grave e che i miei compagni di viaggio mi guardavano brutto da 40. Ok, andiamo. Ciao e grazie a te.