martedì 28 ottobre 2014

Recanati / Montefiore / Porto San Giorgio: i Postumi Accumulati.

Ebbene sì, lo ammetto, c'ho preso gusto a fare sti Postumi cumulativi che mi permettono di ammassare un po' di ricordi in un angoletto prima che mi mobiliti e mi decida a rendervene partecipi. Così magari evito di allungare il brodo a dismisura quando c'è poco di raccontare, vi dico com'è e amen. Ma la verità è che sono un lavativo. Cominciamo.


Ven 3 Ott 2014 - LA TOSSE GRASSA @ ARCI - La Serra (Recanati MC)

Sono un iconoclasta sovversivo che caga sulle vostre tradizioni. Ma onora quelle che mi sono inventato io. Per cui la presentazione ufficiale dell'album di turno, in questo caso "TG4" (di cui presto usciranno recensioni inneggianti al capolavoro, sennò che li pago a fare sti hipster de mmerda), si svolge come da tradizione al Circolo ARCI - La Serra di Recanati MC, mio borgo natìo. Come da tradizione il Radical Macabre Tanzkommando è automaticamente composto dal capo-tanzkommander Piccolo Stè e dal Piccolo Poe, che come sempre per questa celebrazione abbandona eccezionalmente la propria postazione al bar che di conseguenza è costretto ad assumere eccezionalmente una bella fica, che il Porcoddìo del Degrado benedica Poe che balla! La data prescelta per l'evento è venerdì 3 ottobre, data alla quale mi preparo bevendo. Naturalmente prima della prima c'ho sempre un po' d'ansia, saprò i pezzi? non saprò i pezzi? ci sarà gente? non ci sarà gente? gin tonic o vodka tonic?? Son cose che scoprirò di lì a poco, ma intanto per prima cosa m'incontro col Reverendo Red Ronny, che è anche la fedele con cui mi unisco in preghiera con regolarità, e ci rechiamo sul posto per preparare il terreno di battaglia. E scroccare la cena, bevendo vino ma rifiutando canne, e se poi m'impappino? e se sbianco? In questo tour cercheremo di avere il più possibile il suddetto Reverendo come merchandiser, dato che intense ricerche di marketing hanno verificato che la sua topottitudine vende più reliquie del mio cipiglio. Per far girare l'economia andiamo a farci caffè ed ammazzacaffè al solito bar in piazza, dove si sta già radunando gran parte del Culto della Tosse Grassa. Gente da ogni dove (abbiamo anche un villeggiante solitario dall'Abruzzo) e numerosi alti prelati, quali il Vescovo Teodoro ed il Reverendo Tequila. E poi c'è il Piccolo Stè, non esattamente in buone mani, dato che lo troviamo in quelle di Tosi.


In preda all'ansia (stemperata dalla vodka) me ne ritorno al Circolo che comincia pian pianino a popolarsi, ecco infatti anche il Reverendo Lele Ggì con gran parte della Parrocchia di Passatempo nonché il Reverendo Pippo Teardrop, che si è portato anche parte della sua Parrocchia di Forlì! Piccolo Poe è costretto ad essere qui ma il Piccolo Stè naturalmente ancora non appare. Mi faccio un vodka cola e chiamo Tosi. E dopo un po' eccolo all'orizzonte! Ci andiamo a cambiare e... altra paranoia, quanto ci metterò a mettermi il costume nuovo? ci passerò per la scala a chiocciola del cesso? aiuto! aiuto! No, niente, ce la faccio da solo. Vado sul palco e sì, è pieno, un paio di sillabe le sbaglio, inverto un paio di strofette ma tutto sommato va benissimo, faccio il bravo (poi mi darò una medaglia) e il pubblico pare preso benissimo in particolare da "C'Ho Una Persona Dentro" e dai brani che scatenano più il pogo sanguinario, come "Mentalità" e "Voglio La Pensione", complice anche lo scalmanamento de La Critica Radicale, autore della strofa più radiofonica del brano, che brandisce scotch whisky a mò di alabarda. Piccolo Poe è meno catatonico del solito, alla fine parla ancora, mentre il Piccolo Stè, ormai incontinente, si trasforma misteriosamente in Tosi di tanto in tanto. Un Tosi che nel frattempo scattava anche foto tipo quella lassù. Terminato lo show la folla mi costringe a dei bis che non mi sforzo neanche di far finta di negare. Gli concedo "Pezzi Di Fiche", "Lo Vuoi Nel Culo" ed un'immortale "Robuste Dosi Di Cazzo". Poi tutti a bere e non rompete i coglioni. Mi cambio ed è il momento delle strette di mano sudate, dei complimenti, dei saluti e dei comprate sti cazzo di ciddì. Manca all'appello il Vescovo Teodoro. Era andato un momento al pronto soccorso per farsi riparare un'arcata sopracciliare (3 punti cucitigli da un infermiere Cultista anch'esso) spaccatasigli quando aveva deciso di smettere di pogare, ma il resto del mondo e soprattutto lo spigolo del bancone del bar no. Ora potete passarmi quella canna, grazie.


Sab 11 Ott 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Dong (Montefiore di Recanati MC)

Il secondo concerto del tour di "TG4" si tiene la settimana successiva, sempre a Recanati. Cioè, è lontano quanto un colpo, ma il casale dove si svolge la faccenda è sito nel vasto territorio agricolo intorno a Montefiore, che a sua volta è ancora territorio di Recanati MC, ultimo baluardo di recanatesitudine prima che dopo 10 metri si svalichi nella confinante Montefano. Il casale dove si svolge la faccenda si chiama Dong, un circolo che prende il suo nome dal proprietario cinese che si pigliava la scossa quando si faceva la doccia, il ché la dice lunga sulla sicurezza dell'impianto elettrico. Berremo per dimenticarcene. Il concerto de La Tosse Grassa fissato per sabato 11 ottobre si colloca nella seconda giornata (di tre) di feste inaugurali per l'apertura del posto. In pratica una di quelle case in campagna in cui da adolescenti o poco più si tenevano feste abusive a base di birre in lattina, canne e panini con la porchetta, però con la complicazione della tessera. E il maggico sorriso di Barabba, uno degli sprovveduti che ha aperto sto posto, nonché Cultista della Parrocchia di Passatempo, che naturalmente non mancherà di partecipare in massa all'evento. In particolare Morrissey da Ibiza e Filu Spinatu, che hanno deciso di immolarsi per l'occasione come tanzkommander. Accompagnati dal Reverendo Red Ronny appena arrivati addentiamo subito i panini con la porchetta e ci attacchiamo ai cartoni del vino! Poi prima o poi procederemo al soundcheck, che si rivela un pelo più laborioso del solito perché stavolta eccezionalmente ho due monitor laterali. Poi torniamo alla porchetta e al vino mentre il Reverendo prepara la bancarella del merchandising, stavolta talmente ben messa che verrà praticamente ignorata da tutti quelli che entravano.


Però doveva essere messa altrettanto bene la postazione di chi faceva la tessera ai tentati clienti, dato che a un certo punto mi appare Lothar, che alla mia domanda "ma dai, hai pure fatto la tessera?" risponde "quale tessera?!". Lothar era il chitarrista della mia prima band, di quando suonavo e per giunta suonavo metallo pesante. All'epoca aveva un fisico tipo Kermit la rana mentre ora è diventato la controfigura di Lou Ferrigno, per cui intanto che parliamo di musica obsoleta come la morte lo assumo seduta stante come bodyguard per la serata. Verrà ripagato in alcole. Ah, come, non bevi? Che peccato. Insomma, dopo esser sopravvissuti ad un'overdose di pastasciutta e ciauscolo siamo ancora lì che aspettiamo che la gente arrivi. E il caffè, e l'ammazzacaffè, e la visciola, e il vì cotto, ma niente. E guardate che vi taglio i viveri ma a mezzanotte siamo ancora quattro gatti. Pronti al peggio, ossia fare un cieco bordello come al solito, io e il Radical Macabre Tanzkommando, scortati dal fido Lothar, ci rechiamo nei nostri camerini per cambiarci. Quando usciamo e facciamo ingresso sul palco ecco che si riempie! Ma cazzo, dove eravate tutti un attimo fa? Mi facevate stà in penzzziero! Ed in men che non si dica invasioni di palco di gente vestita come i tanzkommander, uno che per la serata sarà l'addetto al growl inopportuno e soprattutto l'intera corriera di turisti di Passatempo reduci dal compleanno di Sara favolosa barista sforbiciona che, carica di boa, pallettes e tequila si renderà co-protagonista dello spettacolo. Lei e i 40 intossicati da alcole che s'è portata dietro, tra i quali l'altra Sara, la macellara di fiducia, nella cui cella abbiam fatto le foto. Sembra una cosa porno, vero? Ovviamente essendo arrivati tardi pretendono dei bis. Accontentiamoli: "Pezzi Di Fiche", "Burzum Due" e naturalmente "Robuste Dosi Di Cazzo"! Dopodiché sempre scortati da Lothar ritorniamo nei camerini. Quand'ecco che fa irruzione un minaccioso biker che invece di menarmi mi propone una serata. Chissà se la racconteremo.


Sab 18 Ott 2014 - LA TOSSE GRASSA @ CSOA Officina Trenino 211 (Porto San Giorgio FM)

Incontrai quest'estate il Presidente al concerto di un tedesco scalzo che faceva cover di Patrick Samson. Da allora si cominciò a parlare di questa data, e dopo lunghissime consultazioni con tempi vaticano-sovietici ecco finalmente giungere a noi sabato 18 ottobre. Sarà questo il giorno in cui La Tosse Grassa farà ritorno al CSOA Officina Trenino 211, location di Porto San Giorgio FM che il Sommo con la sua funzione contribuì ad inaugurare. Era una delle ultime date di "TG2", stavolta una delle prime di "TG4". Trovandoci nella Diocesi di Fermo il Vescovo Teodoro decide di scendere in campo in persona come tanzkommander. E per giunta è sua intenzione portarci in dono anche le spoglie mortali di Marat, solo che stavolta il colpo della strega sbaglia mira e colpisce lui. Allora si rilancia con Tarkanov, che poi però verrà bloccato da un nemico ancora più insidioso: il lavoro! Al bar, per giunta!... Ed allora eccolo là stagliarsi all'orizzonte: Morrissey da Ibiza, fierissimo di essere la terza scelta, che non vedeva l'ora di farsi l'aperitivo con noi, porcoddìo. Questa ve la spiego tra un attimo. Insomma partiamo alla volta di Porto San Giorgio io, Morrissey e il Reverendo Red Ronny, mentre il Vescovo Teodoro lo incontreremo là. Arriviamo puntuali che spacchiamo il secondo pertanto un pelo in anticipo, quindi (errore fatale) decidiamo di andare a farci un giretto in centro con annesso aperitivo. Non riuscendo a trovare un bar che facesse per noi proviamo a cercare l'Alvin, dove suonammo a fine anno e trovammo cento neuri per terra, e lo troviamo, ma è chiuso. Forse gli mancavano cento neuri. A un certo punto ne adocchiamo uno e ci mettiamo in contatto col Vescovo Teodoro, al quale tentiamo di comunicare la nostra posizione. Nel mentre arriva La Volpe che ci consiglia un altro posto. Noi, stupidi forestieri, gli diamo la retta.


Aspetto lussuoso finto rustico e oste (Il Gatto) oltremodo eloquente che chiacchiera chiacchiera e non stappa quella cazzo di bottiglia che avremmo anche un po' di fretta, ecco. Prendiamo una bottiglia di rosso piceno il più scrauso possibile, una tartare (carne cruda), un tagliere di formaggi e uno di salumi, di cui ci viene decantata la qualità: "...questo ciauscolo proviene da Belmonte Piceno...", che è il paese del Vescovo Teodoro (che nel frattempo era arrivato), un paesello di 600 anime, praticamente ce semo magnati il salame del vicino de casa. Totale: venti neuri a capoccia, porca madonna. Torniamo al CSOA con la coda tra le gambe e lo sguardo a terra, come un teenager che ritorna dal babbo dopo essere scappato di casa, consapevole di aver fatto una cazzata, scusa scusa scusa. Ci rimproverano giusto perché magari adesso non avete più appetito e noi abbiamo cucinato anche per voi! No, no, tranquilli, magnamo, magnamo, e bevemo, bevemo, bevemo! :) Ci portano pure il caffè, da veri privilegiati. Non ce lo meritavamo ma avevamo bisogno di un po' di coccole, grazie!... Poi... Volevate sapere del concerto? Ah, sì! Data l'eccessiva calura nonostante fosse fine ottobre ci siamo esibiti all'aperto! Le casse hanno sofferto un poco ma poi abbiamo avuto un addetto al mixer che tentava di limitare i danni per cui tutto si è svolto tranquillamente e senza incidenti, il pubblico è stato numeroso, magari poco partecipativo ma comunque molto attento, cosa non da poco. Finito lo show rimaniamo un poco a bere e a ballare i piacevoli darkettonismi selezionati per noi dal Presidente e dalle sue Segretarie. Saluteremo solo dopo aver consumato tutte le drink card rimaste in nostro possesso e soprattutto dopo il simpatico siparietto del Vescovo Teodoro, che controlla se ha ancora il portafogli, non ce l'ha, lo cerca in ogni dove, non lo trova, si dispera e poi si scopre che gli era caduto esattamente nel momento e nel punto in cui controllava se ce l'aveva. E il bene trionfa.




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